Situata più a sinistra e molto più in alto della celebre cascata di Bar Cenisio, vicino alla colata "Il ghiaccio dell'ovest vive ancora" recensita su ghiaccio dell'ovest 2.
Quasi sicuramente non è mai stata percorsa, in quanto possta in uno degli angoli più sperduti della val di susa.
Risalire il lungo canale a sinistra della cascata di Bar Cenisio (brevi e facili muretti se non ricoperto da residui di valanga) per raggiungere l’attacco della cascata “Il ghiaccio dell’ovest viva ancora”. Dalla base di detta colata traversare in piano per cengie verso sinistra (salendo), costeggiando uno sperone roccioso sino a incontrare la goulotte in questione (ore 1.20 dall’Arpone, 2.30 da Bar Cenisio).
Itinerario: seguire il flusso ghiacciato seguendo sempre le diramazioni di destra, più ripide. Il primo e l’ultimo muro sono i più impegnativi e offrono pendenze sino a 80° per brevi tratti.
Discesa: dalla sommità traversare verso destra, in direzione di una grande conca proprio sotto la capanna P. Vacca (visibile); reperire quindi il sentiero che riporta al laghetto dell’Arpone (ore 0.30).
Note: detta colata, insieme a “Il ghiaccio dell’ovest vive ancora” è tra le prime cascate a gelare di tutta la Val di Susa, offre una valida alternativa a tutti coloro che come prima cascata della stagione non desiderano affrontare difficoltà troppo elevate. Vivamente consigliata solo se si può raggiungere in auto il laghetto dell’Arpone.
- Bibliografia:
- Non recensita