Partenza da Carasco, direzione Val Graveglia e passaggio per Ponte di Gaggia, a Campo di Ne, nei pressi del ponte dove il torrente di Ne si immette nel Graveglia, girare a sinistra ed immettersi nella stradina, in salita, con indicazione monte Zatta.
Giunti nei pressi della frazione Campo di Ne, prima del centro abitato, girare a destra – direzione Castagnola e percorrere la comoda stradina asfaltata che si soda attraverso uliveti, vigneti e castagneti .
Nei pressi di un cartello che indica “Castello”, girare a destra. Poco dopo, di fronte ad un’abitazione, la strada che conduce sino al bivio indicato diventa sterrata e molto bella.
Giunti al bivio girare a sinistra, in leggera salita, direzione Zatta.
La strada si presenta subito asfaltata poi nuovamente sterrata. Ignorare due deviazioni, a destra ed a sinistra. Poi ad un altro bivio, nei pressi di una cappelletta, continuare sulla medesima strada, leggermente inclinata a destra, dove si alternano tratti di sterrato con altri di asfalto.
Al bivio, dove sulla destra avremo Case Camilla, continuare a destra, su asfalto. Poi, all’altro bivio, lasciare la strada asfaltata che sale a sinistra e prendere quella sterrata, direzione Reppia Botasi, che con andamento quasi pianeggiante conduce al passo.
Giunti ad un ampio slargo, caratterizzato dalla presenza di segnale stradale, girare bruscamente a sinistra (direzione Nord) ed affrontare una ripida rampa delimitata da una sbarra. Questo sterrato che sale sino a quota 865, con andamento sali scendi, porta a percorrere le pendici orientali del monte Zatta. Ignorare i due bivi di sinistra e, scendendo, raggiungere la strada asfaltata, delimitata da una sbarra, che conduce a Case Soprane.
Appena oltrepassate le prime abitazioni di Case Soprane imboccare la strada sterrata interpoderale, sulla sinistra, delimitata da una sbarra. Inizialmente lo sterrato si presenta in discesa, sino ad un bivio dove, ignorata la deviazione di destra si inizia a salire. Raggiunta la località Piani di Chiappozzo, caratterizzata da ampi prati, costeggiando i bellissimi prati menzionati si perviene alla strada asfaltata.
Imboccata la strada asfaltata girare subito a sinistra, percorrendola in salita per circa un km. Giunti al passo della Biscia (sulla sinistra è situata una cappella) prendere lo sterrato di destra, chiuso con una sbarra.
Percorrere la bella e comoda strada sterrata che conduce alle pendici Sud del monte Porcile. Evitando le deviazioni sia di destra che di sinistra, si giunge alla località indicata, nei pressi di una struttura contraddistinta da antenne e ripetitori.
Pochi metri prima dei ripetitori, un sentiero che gira bruscamente a destra, in discesa, inizialmente poco evidente (bici a mano) poi diventa ciclabile ma tecnico, conduce al passo del Bocco.
Nei pressi del Passo ignorare subito la prima deviazione che scende a sinistra e portarsi qualche metro più avanti per imboccare la successiva strada sempre a sinistra (160° SE) che sale leggermente, ignorando quella di destra. Prima che questa comoda strada sterrata inizi a scendere si tralascia altra deviazione a sinistra
Ormai in strada asfaltata, costeggiando la sponda idrografica destra del torrente Bargonasco, si giunge all’omonimo centro abitato, sino ad immettersi sulla strada principale. In discesa si arriva a Casarza Ligure che si attraversa tramite ciclabile, poi su statale si passa per Sestri Levante, nei pressi della Stazione di Cavi di Lavagna, facendo un po’ di scalette a mano, si va per ciclabile sino a Chiavar e costeggiando l’Entella si torna a Carasco al punto di partenza nei pressi del Ristorante Russin.