Utili friends per integrare i passaggi facili. I passi più difficili sono ben protetti a spit, con chiodatura ravvicinata (S1). Soste su due spit da collegare. Attenzione: le soste non sono attrezzate per le doppie (sono privi di anelli per calata). Si scende necessariamente per sentiero dalla cima. Per questo ritirata lungo la via problematica.
L1: (6a+, 35m) tiro che si svolge decisamente in traverso verso destra, poco ascendente: seguire tutti gli spit ben visibili, anche se può sorgere il dubbio che appartengano alla via accanto sulla destra. Non salire dritti. Passo difficile in traverso per entrare in un diedro. Tiro un po’ erboso su roccia mediocre.
L2: (6a, 25m) tiro più verticale del precedente, fin sotto il muro strapiombante del terzo tiro.
L3: (6c, 30m) salire il muro strabiombante solcato da ottima fessura, poi si traversa completamente a sinistra, con passi delicati, fino in sosta.
L4: (6b, 35m) completare la salita del muretto leggermente strabioimbante, con alcuni passi di forza, scavalcare spigolo a sinistra, poi salire una rampa più facile addossata a una parete verticale. Attenzione a due blocchi incastrati, apparentemente poco solidi: non usarli, ma aggirarli usando un apposito spit sulla destra.
L5: (5c, 30m) salire dentro un diedro con passi striscianti un po’ sgradevoli, poi con bella arrampicata quando il diedro si allarga, spostarsi sulla faccia di destra (aria sotto i piedi) e salirla fino in sosta.
L6: (6b, 30m) affrontare un primo tettino strabiombante, che si supera aggirandolo a sinistra, salire un tratto più facile, poi una ulteriore prua strapiombante con ottima lama in uscita, un po’ distante da afferrare. Lunghezza faticosa.
L7: (6a, 30m) traversare a sinistra verso un diedro con passi di piedi delicati, poi con percorso articolato riportarsi leggermente verso destra.
L8: (6b+, 40m) prima parte facile su rampa ascendente verso sinistra, poi spostarsi su un muro verticale con prese buone ma distanti. Seguire poi un interessante colatoio su roccia più levigata, da salire con astuzia e movimenti inconsueti.
L9: (5c, 55m) lungo tiro su splendida roccia più abbattuta, da integrare. Qui la via interseca verso destra un’altra via.
L10: (5a, 30m) sempre più facile fino in cima, qualche raro spit, poi sosta da attrezzare in punto a scelta fuori delle difficoltà su grossi spuntoni/clessidre/friend.
Discesa: si scendere per sentiero (lungo ma ben segnalato): salire fino in cima ad Anica Kuk, poi scendere sul lato opposto per pietraia (bollini tondi rossi) fino ad un colle, da qui a sx giù verso la valle del parco, ben segnalato (un’ora circa).
- Bibliografia:
- Paklenica climbing guide, Boris Cujic