- Accesso stradale
- Dal parcheggio di Anticaprie, proseguire lungo il sentiero indicato dal cartello che fornisce indicazioni per la parete. Arrivati ad un cartellone con segnate le varie vie, girare a sx per raggiungere in breve l'attacco della fessura.
Ottime le soste ed in buone condizioni gli spit, alcuni passaggi presentano una chiodatura sul minimale. Possono risultare utili dei friends, tanto per la fessura quanto per i tiri successivi, (come per il passaggio finale di L3).
Consiglio di fare molta attenzione al nido di vespe sul L2, appena oltre al passaggio leggermente esposto difronte ad un alberello. Si trova in un buco non facilmente individuabile, consiglio di cercare di proseguire tenendosi più spostati sulla dx o salendo sulle cengette con i piccoli cactus sulla sx. Altro piccolo accorgimento per il passaggio sottostante il nido, anche se non so se possa valere anche per altri punti: attenzione alle lame e alle pietre più sporgenti perchè possono staccarsi.
Siamo stati sicuramente attratti dall’aspetto della fessura: il primo tratto risulta molto tranquillo, si può scegliere se rinviare sulla placca o sulla parete della fessura, cosa che consente di ridurre l’attrito delle corde. Il secondo tratto del tiro, che parte alla sx di una sosta facoltativa, risulta più complicato o inaspettato, dal momento che all’interno della fessura non ci sono prese buone e la roccia risulta piuttosto liscia. Cercando di mantenersi più esterni oppure aiutandosi sulla placca però si esce senza troppe difficoltà. Il secondo tiro ha rivelato un passaggio interessante da interpretare, ha regalato qualche lama da portare a casa, ma è stato sicuramente soddisfacente. Ultimo tiro di placca piuttosto bella, con chiodatura un po’ allegra in alto ma facilmente proteggibile. Le calate sono state piacevoli, senza intoppi. Una via breve, ma intensa di esperienze per me e Gio, in una giornata di Maggio dal sapore estivo. Poco da aggiungere: ci siamo calati in fretta pronti per affrontare un’altra via entro il calare del sole!
Un ringraziamento speciale al mio compagno di avventure, che ha arrampicato alla grande anche dopo l’incontro con la vespa.