- Accesso stradale
- All'estremo margine sinistro dell'Antimedale
Bellissima via del Don ai margini dell’Antimedale. Il vero peccato è che dura troppo poco!
La roccia è davvero bellissima e l’arrampicata anche.
Il primo tiro è una bella pompata, per di più fino a metà poi solo sul braccio destro. Il passetto chiave del primo tiro non è banale e molto fisico. Ma con decisione si fa.
Noi abbiamo fatto 4 tiri spezzando il terzo. Siamo praticamente andati alla sosta del terzo tiro dell’uscita originale a destra, e da lì abbiamo fatto un traversino un po’ delicato verso sinistra riprendendo la variante Lasa a cà il caschett. Colpa mia che fino all’ultimo mi sono fatto intimorire da quella placcona propendendo verso l’uscita classica, per poi cambiare idea e decidere di salirla comunque come quarto tiro. Da sotto sembra più terribile di quello che è. Comunque è un tiro stupendo, e la roccia pure. Sono piccole lame e tacchette ma molto nette e buone da tenere malgrado la dimensione. I piedi come classico in Medale spariscono di tanto in tanto e bisogna forzare con un po’ d’aderenza…ma ne vale veramente la pena. Di duro sono solo 4-5m belli tecnici direi intorno al 6a+ che confermo. Per il resto direi si, 6a. È davvero un tiro memorabile.
Se fate come noi spezzando l’ultimo tiro e riuscendo in traverso allungate bene il chiodo e il primo spit, anche a un metro e mezzo quasi. In questo modo vi tutelate perché la corda fino a quando non siete già in alto scorre in modo poco rassicurante su uno spigoletto molto affiliato.
Salita in cordata con il compare Carlo “AutoCad” con al seguito gli amici Gandüla Davide “Il Canèla”, Alessandro “Vive la République”.
Alè Gandüla de Varès