Appena dietro il Chlachaig Inn reperire un evidente sentiero che si inerpica lungo un muretto a secco tra le eriche. Presto la traccia raggiunge uno sperone roccioso ripido e insidioso se bagnato, ma che se percorso interamente è la chiave della salita. I punti più ripidi possono essere aggirati a destra o sinistra, tenendo invece fedelmente il tratto più ripido dello sperone si ha una buona continuità di passaggi di I-II. Nella seconda parte una cengia verso sinistra salendo consente di evitare un tratto verticale ed immette in un tratto ripido ed erboso che precede il ripido canale finale di sfasciumi instabili. Il canale (improponibile) è evitabile continuando sullo sperone di salita oppure attraversando verso O per portarsi direttamente sui ripidi prati (a quattro mani!) che escono direttamente al grosso ometto di vetta. L’Eagach non è il punto più alto ma sicuramente il più panoramico essendo a picco sulla valle di Glencoe. La vera cima è un dosso un pò più a Est che si raggiunge oltrepassando un colletto e salendo un elementare pendio. Al ritorno, per chi non fa la traversata, conviene reperire la traccia di salita. Cercare varianti più dirette può condurre su alcuni dei numerosi salti di roccia o su prati decisamente troppo ripidi.