La risalita integrale della gorgia resta un enigma, avventurosa ed impervia.L'intera gola (estate 2009) è letteralmente devastata dalle valanghe primaverili e le uniche tracce di sentiero s'interrompono appena traversato il rio nei pressi del caratteristico torrione roccioso dove sono tracciate alcune vie di Michelin (Il Diedro, Tocata e fuga, ecc.)
Si abbandona il sentiero che porta alla base della Rocca del Visconte per inoltrarsi nella grande gorgia a sx. che sale verso Rocca Granier; appena traversato il rio si seguono ancora per dieci minuti i bolli bianchi/rossi e dove la gorgia compie un ampia svolta a sx. si sale sulla sponda sx. orografica del vallone, passi di 3° nei pressi di una cascatella.
Il vallone è attualmente devastato dalleenormi valanghe dell’inverno 2008/09.Si sale al centro con difficoltà tra arbusti e grandi piante trasportate dalla neve.Intorno a q. 1400 la gorgia diventa insuperabile; si sale allora a dx. un ripidissimo pendio misto erba e roccette e si arriva ad una spalla che dapprima erbosa s’impenna poi alla fine con costole impervie e rocciose; si traversa allora a sx. a mezzacosta (tracce di camosci)per cenge sino a sbucare ad un colletto circa un centinaio di metri sopra la caratteristica confluenza dei due ripidi valloncelli che scendono a dx. e sx. della p.ta dell’Aquila.
Si attraversa il valloncello di dx. e finalmente si raggiunge la ripida e caratteristica dorsale centrale dell’Aquila e senza alcuna traccia porta faticosamente in cima (parte finale dell’itinerario scialpinistico-ripido).
Attenzione in discesa, con nebbia o erba bagnata;rientrare nella gola solo all’altezza a cui è stata lasciata in salita.
- Cartografia:
- IGM 1:25.000 Pinasca e IGC TO-Pinerolo