- Accesso stradale
- strada pulita e ampio parcheggio
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1200
Ultima gita dell’anno con la punta meno elevata (seimilanovecentotrentotto piedi): una escursione classica, percorsa molte volte ma sempre piacevole per gli ampi spazi che offre. Meno cinque e cielo azzurro alla partenza, assenza di vento che arriverà debolmente sopra i 2000 metri. Pistone abbondantemente e piacevolmente tracciato da decine e decine di passaggi, neve che, grazie alle temperature, tiene bene; diversi tratti spelacchiati sulle dorsali più esposte al vento dei giorni scorsi. Ci teniamo all’estrema destra (salendo) fino all’arrivo della ex seggiovia e poi anche dopo, nel tratto terminale: ultimi metri per la croce di vetta da fare con attenzione, ma senza problemi. In cima il panorama è buono, anche verso pianura padana e alpi lombarde. Discesa fino alla chiesetta e puntatina al Cugno dell’Alpet (2072 m), per poi chiudere l’anellino prima dei vecchi impianti. In tarda mattinata qualche strato alto e sottile vela di grigiolino il cielo e il sole.
Quattro stelle un po’ generose, difficoltà molto contenute (MR per gli ultimi metri di cresta), dsl 850 metri; due ore abbondanti per la cima, meno di quattro l’intero nostro percorso.
Con la puntuale compagnia di Gian Mario.