- Accesso stradale
- necessarie termiche
- Osservazioni
- Nessuno
- Quota neve m
- 1300
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Gita in notturna, partiti poco prima delle 18, la nuvolaglia arrivava giusto giusto all’alpe Colombino, vento che piano piano manda via le nuvole e la luna si fa sempre più splendente da evitarci di accendere le frontali. Arriviamo in cima e il vento cessa, tempo di fare foto e goderci il panorama a cui mancano solo le luci della pianura, si vede l’alone luminoso di Torino e si iniziano a scorgere molto bene le luci di Giaveno, Coazze e della val di Susa e Chisone. Discesa, primo pendio con neve fresca un po’ lavorata dal vento, poi neve dura fino alle Lese, si continua su fondo duro alternato a zone con neve fresca lavorata dal vento, gli ultimi 100 metri prima di arrivare alla stradina crosta infida, stradina finale che ci regala 10 cm di fresca senza farci toccare pietre.
In compagnia di Davide “Ghiglio”, un saluto a Cristina e Guido ed ai loro amici incontrati mentre scendevamo. Oggi in totale solo 8 nottambuli e per fortuna nessuna traccia delle motoslitte paventate da Ruvin.