Da Quindicina (1345m, cartelli C.A.I., segnavia n°120) si sale nel bosco verso Nord con un comodo sentiero che poi obliqua a sinistra compiendo un lungo traverso tra i pascoli in direzione Ovest. Si superano diverse baite dai caratteristici tetti in ‘piote’ – perlopiù diroccate – fino alla baita di Foppa Lunga (1506m). Quì si entra in un vallone verdeggiante e seguendo il tracciato verso Nord, si scavalcano agevolmente alcuni dossi fino ad intravedere la bandiera e il rifugio Gherardi (1650m, 1:00h).
Dal Gherardi si continua verso Nord oltrepassando una pozza e giungendo all’ex rifugio Battisti dal caratteristico colore rosa.
Dei cartelli segnaletici indicano a sinistra il rifugio Nicola e i piani dell’Artavaggio; a destra la bocchetta del Regadur, alla quale si deve andare. Il sentiero (segnavia n°120) sale ora verso Ovest lungo una costa franosa fino a giungere alla bocchetta di Regadur (1853m, 0:45h dal Gherardi). Dalla bocchetta si segue la panoramica cresta occidentale del monte Aralalta dapprima su sentiero (n°101), poi, quando il sentiero ‘taglia’ a mezza costa, seguendone il filo fino a giungere in vetta (2006m; 0:45h dalla bocchetta).
DISCESA:
– Per lo stesso itinerario;
– In traversata al pizzo Baciamorti (2009m) e al Passo di Baciamorti (1540m), indi a Quindicina.
- Cartografia:
- Kompass n°105 -