In caccia disperata di refrigerio, alle 4.30 sono in partenza. Salita facile facile fino al Passo Branchino (stupendi i riflessi dell’alba sul lago), poi il terreno verso la Bocchetta di Corna Piana si fa un po’ più faticoso a causa degli sfasciumi; segue un lungo tratto in piano o leggera discesa a costeggiare la parete ovest dell’Arera (sentiero n.244) che conduce poco sopra il Rifugio Capanna 2000. Arrivato al bivio, piego a sinistra ed inizio a risalire il ripido costone verso la vetta. A sorpresa, nel tratto attrezzato, è stata tolta la scaletta, sostituita da alcuni pioli di ferro infissi nella roccia. Con l’aiuto di tre runners, faccio superare a Zeus la breve paretina, dopodiché non ci sono più difficoltà fino alla croce. Panorama limitato dalla foschia e qualche nube, ma finalmente un po’ d’aria fresca! Discesa rapida fino a poco dopo il tratto attrezzato, dove saluto i runners e mi fermo sulla cresta erbosa per una pausa ed un panino. Arrivato al bivio con il tracciato percorso all’andata, proseguo in discesa fino all’imbocco a destra del Sentiero dei Fiori (n.222) che in falsopiano riporta al Passo Branchino e da qui al punto di partenza.
Bella gita che da tempo volevo fare per ammirare le splendide fioriture della zona, forse sono arrivato un po’ in ritardo ma di fiori ce ne sono ancora tanti e ho rivisto dopo parecchio tempo anche le stelle alpine! Giornata caldissima ma leggermente ventilata in alto anche se da metà mattina in poi il sole ha martellato, quindi nuvole provvidenziali una volta tanto. Molta gente in giro, anche in MTB: motivo per cui queste montagne non sono decisamente il mio genere, ma vale comunque la pena visitarle. Partire però presto per trovare parcheggio, almeno in estate, al ritorno c’erano un delirio di macchine.
Un salutone ai ragazzi del mio coro gospel, incontrati in discesa che salivano al lago ed un sentito ringraziamento ai tre runners che mi hanno aiutato nel tratto attrezzato con il mio peloso di 40 kg!
Con Zeus.