La relazione è tratta dagli appunti della guida alpina Diego Dho, che ha richiodato la via su mandato della comunità montana Bisalta.
Cima del’Armusso, sperone Nord-est Via comino Casanova
Primi salitori : Gianni Comino e Rino Casanova il 15 ottobre 1978.
Accesso: Dal Rifugio Garelli si percorre il sentiero che raggiunge il laghetto del Marguareis; si risale verso il conoide detritico del canale dei genovesi, che si attraversa in orizzontale fino alla base dello stretto canale dei pancioni, fra la cima Tino Prato e l’Armusso. ( Nel canale dei pancioni neve fino a stagione inoltrata). Si risale il canale per circa 60 m, fino a un pendio di roccette sulla destra. Un anello con cordone indica l’attacco ( dal rifugio circa 1,20 ore)
1) si attraversa a destra, quasi orizzontalmete ( attenzione a non salire troppo), fino alla sosta presso un pino cembro. 50 m, roccia friabile, sosta con 2 anelli.
2) Si risale un canale con placche ed erba, poi si continua sulla cresta, molto friabile. 50 m, III, sosta con 2 anelli.
3) Si segue la cresta, che alterna piccoli salti con rocce ed erba 50 m III sosta con 2 anelli.
4) Si supera un bel risalto di roccia buona ( circa 20 m), e si prosegue per altri 15 m in cresta. V/ VI per il muro, poi III. 4 chiodi, sosta con due anelli.
5) Si continua in cresta per rocce ed erba per 45 m, fino a raggiungere il cengione che taglia tutta la parete ( I/II) sosta con due aneli.
6)Si continua puntando a una grande torre solcata da un diedro. Rocce ed erba, passaggi di III, 50 m. Sosta cob due anelli.
7) Si prosegue leggermente a destra di un risalto verticale, puntando alla base dela torre. 50 m, III sosta con due anelli.
8) Si traversa orizzontalmente a sinistra, si affronta un salto impegnativo e poi una bella placca, fino a un comodo terrrazzo alla base del diedro. 50 m, III poi V, uno spit sulla placca, sosta con due anelli.
9) Lunghezza chiave: Si sale su di una grande lama staccata e si entra nel bellissimo diedro della torre, che si risale per 40 m. V+/VI, molto sostenuto, 4 chiodi, protezioni difficili da piazzare. Sosta con due anelli.
10) Si risale ancora del diedro per circa 10 m: attenzione, qualche masso pericolante proprio sopra la sosta. Poi si traversa a sinistra su placche friabili e si raggiunge un colletto, Dopo una decina di metri sosta su due anelli ( Poco visibile!) IV, 50 m Attenzione allo scorrimento delle corde!
11) Si attraversa ancora per 50 metri sotto il filo di cresa fino a deu anelli di sosta piazzati proprio sotto l’ultimo risalto. 50 m, facile.
12) Non si affronta lo scuro e verticale camino descritto sul libro montagne d0oc: nessuno probabilmente ha mai percorso quel tratto! Si va invece verso sinistra e si risale un canale con placche e roccette. 50 m, III, sosta poco visibile sulla parete di sinistra del canale, 2 aneli.
13) Si continua nel canale fino ad un colletto che delimita una profonda erosione calcarea, si scal una bella rigola scavata dalle acque, e si esce a sinistra sulla cresta. 40 m, IV+,due anelli di sota.
- Bibliografia:
- Guida dei monti d'Italia : Alpi Liguri