Da Ruz si sale nella selvaggia valle di Faudery seguendo il sentiero n. 1. Si prosegue oltre la fine del sentiero in direzione del colle di Faudery fino raggiungere i piedi della parete dell’ Aroletta Inferiore (sx orografica) a quota 2750 m. (3 ore ). In alternativa si può salire al rifugio Crête Sèche e poi si sale al colle dell’ Aroletta ( 1 ora e un quarto ) per poi scendere sul versante di Faudery con due doppie (50 m e 40 m) e attraversare sulla destra una spalla rocciosa per raggiungere così i piedi della parete della via.
La via è lunga 320 m con dei passaggi di 6a obbligatorio. Sono sette tiri e il primo e l’ ultimo sono da 60 m. Si svolge in prevalenza su roccia buona e spesso verticale.
C’è anche una variante diretta che alla fine del quarto tiro (due chiodi)invece di attraversare la cengia sulla destra prosegue lungo il diedro che obliqua sinistra per 25 m su difficoltà di 5 grado. Alla fine del diedro si può installare una sosta con una fettuccia su un’ evidente spuntone per ripartire poi due metri a sx lungo un nuovo diedro per lasciarlo subito e proseguire verticali su un piccolo strapiombo con scaglie instabili (1 chiodo). Proseguire lungo un diedro verticale uscendo sulla destra per fare la sosta (5 c) (25 m) (1 chiodo). Da questo punto si segue l’ estetica fessura che obliqua verso sinistra con passaggi in dulfer su roccia ottima e verticale che porta su una grande terrazza dove si può fare un’ altra sosta (6 a) (25 m) (2 chiodi). Portarsi alla fine della terrazza e passare sulla cresta dell’ Aroletta Inferiore, qui si trova l’ ultimo passaggio delicato della via (5 b) (due chiodi) e poi proseguire sulle facili placche che portano alla cima.
Discesa: dalla cima si scende verticalmente in conserva per circa 15 m lungo un evidente diedro. In questo modo si raggiunge una terrazza dove si trovano due chiodi dai quali si può fare una doppia di 60 m e appoggiare i piedi sulla traccia del sentiero che scende dalla via normale all’ Aroletta superiore. Seguire gli ometti fino al Plan de la Sabla e scendere al rifugio lungo il sentiero n 2. Non sono mai state fatte delle doppie dalla via.
- Cartografia:
- l' escursionista editore
- Bibliografia:
- Ardennes et Alpes di B. Marnette gennaio 2010 n. 163 / La Rivista della Montagna di D. Pieiller luglio 2010