Dalla radura si imbocca la bella sterrata a sinistra che si segue in dolce e lunga salita tra gli alberi ( galleria ) sino ad un bivio a destra . Qui si sale con pendenze più forti e con cinque o sei tornanti sino al crinale soprastante . Appaiono i primi panorami con il Monte Abellio ed il mare lontano . Sotto al crinale si trovano alcuni malconci bunker del Vallo Alpino , prima dei cartelli della Foresta Demaniale della Testa d’ Alpe . Poco dopo la freccia per L’Arpette , si può lasciare la sterrata e risalire a vista nel bosco verso la vetta semiboscosa della Testa d’ Alpe ( ometto , 1587 m. ). Dalla cima si torna sulla carrareccia sottostante , seguendola verso l’ Arpette . In prossimità di un curvone a destra , la si lascia imboccando un ampio sentiero a sinistra ( palina gialla ) , che si segue sino al Pas dell’ Arpette ( 1555 m.) , dove il tracciato scende verso Breil . Qui si prende un sentierino inerbito che sale diretto verso l’ ormai vicina e visibile vetta dell’ Arpette , con il suo grosso ripetitore ( 1611 m.). Magnifici panorami verso le Alpi Marittime e quelle Liguri . Per il rientro , si torna sulla sterrata e in una radura si imbocca a sinistra la carrareccia con i segnavia biancorossi dell’ AVML , seguendola tortuosamente in mezzo ai bellissimi boschi di conifere ed alle verdi radure . Infine al bivio per la Margheria Gion , si prende brevemente questo sentiero e , passando per Casa Giacasso ( 1228 m.) , si torna all’ auto . Volendo essere più avventurosi , si continua sull’ Alta Via sino alla bella Margheria di Pegairole e lì si prende un sentierino a destra con frequenti tacche biancorosse che , con lunghi saliscendi nel bosco , tocca una fontana e poi raggiunge la Margheria dei Boschi . Questo tratto però non è agevolissimo , con tronchi abbattuti e sentiero non facilissimo da seguire nonostante i tanti e freschi segnavia .