- Accesso stradale
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- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Si parte già dal parcheggio sci ai piedi, la stradina è tutta innevata tranne un breve tratto abb. all’inizio. Si tolgono poi gli sci più in alto per passare un ruscello che taglia la strada. Seguita la strada praticamente per tutta la parte iniziale, il sentiero estivo sarebbe stato troppo “ravanoso”.
Lungo il percorso si deve passare sui resti di un enorme valangone di fondo, tenendosi bene sulla sua dx (faccia alla valanga) si riesce a passare abb agevolmente.
Traccia presente lungo tutto il tracciato. Arrivati sotto la punta tolti gli sci e proseguito a piedi (senza ramponi) con arrampicata non difficile ma cmq da prestare attenzione (noi abbiamo messo una corda fissa visto che eravamo in tanti).
In discesa il primo pendio davvero una goduria di neve fresca, poi a tratti abbiamo trovato neve trasformata ma ancora molto dura e di nuovo qualche curva su farina. La strada invece era ormai su neve primaverile bagnatissima.
Per evitare la valangona in discesa abbiamo tagliato verso sx (scendendo), rimanendo praticamenta a metà del vallone, a parte un mezzo salto su una pietra la variante era fattibile.
Salita in 4h20 fino alla punta.
La strada iniziale è davvero una rottura, ma nella seconda parte del percorso i paesaggi sono molto belli e le viste sul Bianco e sulle Grandes Jorasses distraggono dalla fatica.
Partiti in 15 (!), un ringraziamento a Oscar che ha messo la corda fissa e fatto assistenza nel tratto roccioso.
Un caro saluto agli amici ski alper incontrati in punta, in particolare a Paolo, Andrea e Saverio.