La via si sviluppa sulla solare parete sud della Torre dell'Asta Sottana, un verticale contrafforte di ottimo gneiss caratterizzato da grandi placche ed un verticale sperone centrale. La via è attrezzata con chiodi normali che, comunque, visto la scarsissima frequentazione dell'itinerario, occorre verificare.
Necessari nut e friends, martello e tre o quattro chiodi a lama (KB). Il luogo è molto caldo ed assai solitario.
Si attraversa il ponte e si prosegue sulla comoda mulattiera che s’innoltra (faggeta) nel Vallone della Vagliotta.
Superato un ponte si risale il lato dx orografico del vallone su molti tornanti fino al Gias della Vagliotta inferiore.
Trascurando la diramazione a dx verso il Biv. Barbero, si prosegue nella conca pascoliva.
Alzandosi con ampi tornanti sul lato dx orografico del vallone si raggiunge una balza rocciosa e di seguito un bivio (sorgente).
raggiunge una balza rocciosa e di seguito un bivio (sorgente). Proseguendo a dx in piano sotto il Gias del Melzo, ci si affaccia sulla comba che chiude il vallone.
Si scende nella comba e appena entrati in essa si abbandona la traccia della vecchia carreccia per attraversare a dx per portarsi dul versante opposto (sx orografica, ometti, cartello, bolli rossi), si sale obliquando a destra per poi innoltrarsi in un vallonetto laterale (Vall. della Miniera, segni di vernice rossa).
Il sentiero ora sale tra arbusti e rododendri fino ad un ripiano. Si attraversa un ruscello a dx, per poi proseguire ripidamente su pietraie al centro del vallonetto.
Portandosi a sx si raggiunge una cengia che porta verso i ruderi di un’antica miniera abbandonata, da qui si segue la cresta erbosa fino al bivacco (4/5 ore). Dal bivacco si salgono i pendii erbosi e detritici a monte fino alla base dell’evidente parete (30/40 min. dal bivacco).
Attacco: nel punto più basso della parete, circa al centro (grandi placche).
L1: salire le belle placche obliquando a dx fino ad una cengia posta a dx di un diedro, III+, 40 m S1.
L2: traversare a sx oltre il diedro e salire un piccolo diedro tecnico, V. Salire dritti per qualche metro e traversare a dx per una decina di metri. Salire prima dritti per poi ritornare a sx fin sotto uno strapiombo, IV/IV+, 35 m S2.
L3: Obliquando verso dx si doppia uno spigoletto. Proseguire dritti , V, raggiungendo un blocco il quale va aggirato a dx. Ritornare a sx fino alla sosta posta sotto un’altro strapiombo, IV+, 35 m S3.
L4: Salire verso destra, IV+, e per rocce più abbattute, III, si raggiunge un diedro-camino evidente il quale va salito fino ad un terrazzo erboso, IV+, 40 m S4.
L5: Salire facilmente superando dei blocchi fino ad un diedro giallo. Traversare a dx su parete per alcuni metri e continuare in obliquo, sempre verso dx, per ca. 10 m su placca compatta, V+ molto tecnico. Raggiunto un esiguo terrazzino si sale verticalmente superando uno piccolo strapiombo ed una successiva larga fessura fino ad un pulpito molto esposto a dx, V/V+, 35 m S5.
L6: Si prosegue dritti sopra la sosta per un breve spigolo fino ad un terrazzino a dx, IV+ un pass. di V, 20 m S6.
L7: Traversare a dx, IV/IV+, e raggiungere una fessura che si risale, V. Superare lo strapiombo che la chiude, VI- (o A0), proseguendo più facilmente, III/IV, fin sotto ad uno strapiombo, 25 m S7.
L8: Da qui la via comincia a spostarsi con andamento verso destra. Dalla sosta obliquare a dx fin oltre uno spigolo, IV/IV+. Si continua in traverso su blocchi e muretti per poi salire dritti fin sotto ad un camino dove si sosta su cengia, III+, 30 m S8.
L9: Traversare a dx per 20/25 m su lame (fare molta attenzione e rinviarsi con cordoni lunghi e corde sfalsate), III/IV. Raggiunta una placca la si sale fino ad un’evidente fessura, IV. La si supera, IV+, raggiungendo così la cresta sommitale posta tra le due cime della Torre, 30 m S9.
L10: Aggirando a dx la punta sommitale si raggiunge il colletto tra questa e la cresta Nord Est dell’Asta Sottana, 40 m S10 (è anche possibile aggirare a sx la punta sommitale effettuando una breve doppia per scendere nel sottostante canale).
Discesa:
dal colletto è possibile raggiungere la vetta dell’Asta Sottana lungo la cresta NE (II/III) e da quì scendere al bivacco lungo la via normale, oppure, più sbrigativo, scendere subito nel canale erboso a sx e percorrerlo fin dove, diviso da uno sperone, si biforca. Da quì traversare a dx (faccia a valle) lungo cengie erbose e tracce di camosci (subito un po’ esposto) fino a raggiungere il canalone Sud dove passa la normale all’Asta Sottana, lungo la quale si ritorna alla base della parete. Nel punto in cui si traversa a dx è stata attrezzata una sosta su due chiodi, cordoni e maillon, utile per un’eventuale assicurazione del tratto esposto, oppure per effettuare un verticalissima doppia di 45 m verso le pietraie sottostanti e da lì alla vicina base della parete. Verificare con molta attenzione la sosta ed eventualmente sostituire chiodi e cordone. (la sosta è stata attrezzata nel 1997).
- Cartografia:
- Parco Naturale delle Alpi Marittime, 1:25000 Blu ediz.
- Bibliografia:
- Montagne d'oc, CDA Torino 1085; Alpi marittime vol. II, CAI/TCI 1990