Alla sinistra dell’Ospizio, di fianco ad un grande cartello in legno, si trovano le paline dell’inizio dell’itinerario che sale una stradina asfaltata in direzione di alcune baite.
Si sale ora su sentiero passando vicino ad un traliccio dell’alta tensione e si prosegue costeggiando un canalino artificiale. In seguito, aggirato un largo costone, si prosegue in leggera salita traversando a mezzacosta sulla fiancata della montagna dove si attraversa un ruscello su un primo ponte in legno e poco dopo si passa un altro ponticello.
Il sentiero passa poi a destra dei resti di un pilone di pietre e continuando a salire giunge ad un ometto di pietre (m. 2459) dove sulla destra si stacca una traccia che si dirige verso le morene e che serve per la salita al Monte Leone. Ignorata questa traccia, si prosegue sulla sinistra di essa attraversando un piccolo corso d’acqua e una zona di pietre lisce che adducano ad un altro ponticello.
Ci si dirige verso una bastionata che rimonta continuando abbastanza rapidamente sul largo filo di cresta erbosa. Alla sua sommità si tiene la sinistra e si risalgono alcuni dossi erbosi giungendo ad un bivio (m. 2726) dove, ignorata la traccia a destra, si prosegue indirizzandosi verso una ben visibile morena che si risale obliquando a sinistra. Alla sua sommità si apre davanti a noi la parte alta del pietroso vallone di Chaltwasser dove si trova un grande lago glaciale con sul fondo la Bocchetta di Aurona e la punta Terrarossa, a sinistra, ed il monte Leone con il ghiacciaio Chaltwasser sulla destra. Il sentiero rimane un po’ alto sul lago e superato un bivio si proseguendo a mezzacosta si raggiunge il Rifugio Monte Leone che si trova alla base della finacata della Punta Terrarossa.
Raggiunto il rifugio lo si oltrepassa di poco e si imbocca una traccia che si dirige a destra per scendere ripide traccie di terriccio e sassi mobili puntando ad un piccolo pianoro pietroso che si trova poco più sotto; da qui si cammina verso una bassa bastionata rocciosa, con dei visibili bolli bianco-rossi, e percorsa una breve cengia in breve si giunge al punto dove era posizionato il bivacco, al limite del vallone che scende ripido sul versante italiano della bocchetta d’Aurona.