In salita abbiamo seguito la sterrata che sale a sinistra verso il traliccio e che si congiunge con il sentiero, essendo meno ripida. In questo ultimo (o primo) tratto, in discesa abbiamo invece seguito il sentiero, più ripido, puntando poi al laghetto sopra all’ospizio.
In salita al termine della sterrata abbiamo preso il sentiero che piega a sinistra e prosegue in piano a fianco di un bel canale.
Il sentiero è sempre ben tracciato e visibile, facili gli attraversamenti dei torrenti grazie alle passerelle, alcune dotare anche di corde fisse. Pendenze mai eccessive e senza particolari passaggi difficoltosi.
Arrivati al Kaltwasserpass (2786) in vista del lago, al bivio abbiamo preso a destra per la bocchetta. Ci siamo mossi in mezzo ai detriti cercando di seguire i rari omini, è comunque difficle sbagliare essendo la bocchetta ben visibile.
Arrivati al punto dove sorgeva il bivacco Farello abbiamo preso il sentiero che sale a destra (spalle al Veglia) per la capanna Monte Leone.
Dopo una breve sosta (accettano anche gli Euro, cambio 1/1) siamo scesi lungo il seniero che porta al passo e ripreso quello di salita.
Zona molto ventosa, alla bocchetta non si riusciva quasi a stare in piedi, per fortuna abbiamo trovato un po di riparo nel muro dove sorgeva il bivacco.
Gita molto bella con vsta sul ghiacciaio del Leone, ahimè molto arretrato. Fauna alpina spettacolare, bellissimi alcuni punti del sentiero che sale sulle rocce lavorate dall’acqua e dal ghiaccio.