- Accesso stradale
- ok a parte tratti di asfalto scandaloso prima di Bellino
Visto che ero “di passaggio” verso il Pelvo di Ciabrera, ho deciso di salire prima qui all’Autaret, che come meta a sè nel periodo estivo forse non è così appagante (altro discorso con neve). Passato dal Lago dell’Autaret salendo sempre senza sentiero (ci sono vaghe tracce) ma su fondo erboso piacevole. Dal Lago ho puntato verso il costone detritico che scende poco a destra della cima, raggiuntolo ho seguito il crestone est fino in vetta (ometto). In discesa al Passo Autaret, per evitare di perdere troppo tempo tra saliscendi, ho preferito abbassarmi subito per terriccio sul versante italiano, e poi traversare verso il colle quasi in piano. Da qui proseguito al Pelvo di Ciabrera.
Per chi ha voglia e gamba le due cime possono essere salite entrambe nella stessa escursione, anzi da un colletto in cresta della Testa dell’Autaret è anche possibile scendere direttamente per un ripido pendio di pietrame fino alla base del pendio di salita del Pelvo (valutare). In cima da solo, nel pomeriggio sono saliti qui due francesi. Per il resto gran solitudine in tutto il vallone, davvero molto bello e rigoglioso. si trova parecchia acqua, ruscelli, sorgenti ecc.
Ps. piazzare una tenda al laghetto dell’Autaret deve essere qualcosa di stepitoso….a buon intenditor…