- Accesso stradale
- Strada libera fino al parcheggio sopra S. Anna
Salita da Sant’Anna di Bellino al colle Autaret su ottimo sentiero; si prosegue poi per cresta fino in cima, dovendo solo aggirare uno spuntone sul versante Nord (presente grosso ometto in quel punto). Dalla cima dell’Autaret, tornata sui miei passi per pochi metri, sono scesa per un provvidenziale canalino -scorciatoia molto evidente, detritico, che termina nella conca sottostante il passo di Ciabrera. La salita al Pelvo (di Ciabrera) non è così ostile come potrebbe sembrare dall’Autaret. Circa 70 m di dislivello sotto il passo è presente un canalino misto di erba e roccette che facilita l’accesso al versante da cui si effettua la salita; un grosso ometto alla base aiuta a individuarlo. Una volta guadagnato il versante di salita, la traccia è piuttosto evidente, e sempre segnata da ometti e pietre verticali, fino alla cima. Senza passaggi davvero obbligati, si risale un pendio detritico, leggermente ripido ma affatto problematico, fino ad un roccione poco sotto la vetta, da cui si intravede la croce. Da lì alla cima la pendenza si abbatte notevolmente e si arriva in breve alla punta. Discesa per l’itinerario di salita fino alla conca sotto il passo di Ciabrera. Da lì, risalita veloce al passo e discesa in direzione barricate su una traccia che esisteva forse anni fa, ma ora sta all’intuito dell’escursionista individuarla (comunque è molto logica e praticamente obbligata). Si scende a filo di piombo per un canalino, puntando alla base di una prima fascia rocciosa. Dopodiché, ci si sposta leggermente a sinistra su un dosso erboso, si traversa un canale di roccette e, perdendo poca quota, si effettua un taglio in diagonale verso destra. Raggiunta l’estremità del crinale, spunta una grangia, che va raggiunta. Da lì si apre la visuale sul vallone di salita e su altre Grange sottostanti: si punta quella più in alto (a destra), si traversa il rio e con una breve risalita verso sinistra si raggiunge il sentiero che adduce alle Barricate. Da lì a ritroso al parcheggio.
Gita veramente appagante in ambiente spettacolare, in un angolo di val Varaita forse un po’ meno frequentato