- Accesso stradale
- strada pulita
Era da un po’ di tempo che ci frullava in testa questa gita ed oggi è arrivato il momento di provarci! Siamo partiti da Veulla alle 5.00, il sentiero n.7 è praticamente sgombro da neve fino a Pra Oursie, ma conviene proseguire oltre a piedi visti i numerosi tratti scoperti. Si calzano le racchette a 2000 m circa, ottimo rigelo nonostante le nuvole della notte, si può arrivare con le ciaspole praticamente 50 m sotto la punta (alcuni pendii sono piuttosto ripidi). Intanto si alza un po’ di vento ed il cielo rasserena. Cambio d’assetto e con ramponi e picca si sale per neve e roccette, la breve parte attrezzata è sicura in quanto la corda fissa è ben ancorata alla roccia, ce ne siamo serviti a scendere. Il tratto più ostico è probabilmente l’ultimo infido traverso su neve prima della Madonnina in quanto esposto e parzialmente senza appigli per le mani, diciamo che può essere delicato se ghiacciato ma non era questo il caso; noi ci siamo legati con una corda supplementare di fortuna ma più che altro per una questione psicologica. E’ stata una grande emozione arrivare in vetta: splendido panorama, giornata ormai serena e niente vento. Sosta e foto di rito. Per il ritorno, abbiamo preso con calma la parte alpinistica, raggiunti i pendii sotto la vetta la neve ormai smollata ci ha consentito una discesa rapida fino a Pra Oursie. Arrivati alla macchina alle 15.30.
Giornata memorabile in compagnia di Ale e Davide.