Ogni volta che transitavo sulla To-Ao nel tratto tra Verres e Montjovet, non potevo fare a meno di voltare lo sguardo verso la valle di Champdepraz per cogliere la vista dell’Avic anche se per pochi secondi, quel picco aguzzo da qui pare inaccessibile. La meta del giorno era sempre un’altra ma mi riproponevo prima o poi di arrivare lassù. Oggi con una giornata spaziale e tutto pulito ci sono andato da solo, compiendo anche la traversata con discesa sul versante NE verso il colle Varotta ma senza raggiungerlo, piegando a E per tracce ed ometti, poi pietraia fino ad un piano erboso dal quale un’interminabile e bellissimo sentiero mi ha ricondotto a Villa. Questa discesa non è assolutamente da effettuare con nebbia o tempo incerto, dalla cima si deve disarrampicare un pò, si trova anche un anello per calata su una placca ma non indispensabile. Ambiente selvaggio. La salita invece l’ho fatta col giro lungo che porta al lago Gelato anche per vedere le vecchie miniere di ferro che lo precedono con strabilianti costruzioni di insediamenti per i minatori, il tutto servito da una mulattiera a regola d’arte. Bello il tratto in cresta con passaggi di 2°. Salita lunghissima e altrettanto la discesa, ma una volta almeno bisogna farla!