E' possibile compierla transitando dalla cima piu elevata, l'Azdahak, oppure raggiungendo uno degli innumerevoli punti dello spartiacque a quote tra i 3100-3300 m a secondo delle condizioni metereologiche. La caratteristica di tale percorso sono i vasti altopiani, che, con tempo incerto, generano grossi problemi di orientamento, per cui bussola o GPS indispensabili. Si ritrovano atmosfere di traversate artiche con luci del tutto particolari. Portare il necessario per un bivacco (tenda, etc), che si effettua sui 3000 m, nei pressi di un gran lago.
Si parte da Sevaberg, misero e fangoso villaggio a 50 km c. da Yerevan. Si mantiene la direzione E fino sui 2500-2600 m da dove si arcua sulla sin, N-NE, per giungere ai vasti altopiani che si seguono verso E fino alla piana di un gran lago dove c’è un ricovero (completamente intasato di neve e quindi inutilizzabile in inverno). Verso E e poi a Sud se si vuole arrivare sulla cima principale, altrimenti barra ad Est sino alla displuviale. La discesa è su un terreno formato da giganteschi scalini, per cui discesa e ripiano si alternano fino a 2500 m dove incominciano degli impluvi all’ interno dei quali si scende fino alla grande piana che conduce al Lago Sevan, arrivando ad uno dei tanti villaggi. Noi siamo giunti a Tsaghkashen a 1900 m c.