Da Diafani, ci si dirige a ds verso il molo dove attraccano i traghetti. Circa 200 metri prima, si stacca a ds una sterrata senza alcuna indicazione. La si segue per qualche centinaio di metri passando praticamente sopra il molo.
Si oltrepassa una deviazione che conduce ad alcuni mulini a vento assai malmessi, e si arriva a una delle tante chiesette bianche dell’isola. All’ altezza di una curva accentuata, si stacca a sx un sentiero (freccia e bolli rossi) che lascia a sua volta subito a sx la deviazione per la prima spiaggia di Diafani, mentre a ds si innalza ripido raggiungendo un uliveto coltivato.
Si traversa su buona traccia e dopo un breve tratto di ripida discesa, si risale altrettanto ripidamente riuscendo sulla strada sterrata che ha fatto un ampio giro. Pochi metri su questa e si imbocca un bel sentiero balcone, con qualche tratto quasi a picco sulla scogliera, tra vegetazione mediterranea molto profumata. Per questo, passando per altre estensioni coltivate con piccole casette isolate, si arriva nuovamente sulla strada.
Ancora poco e questa si cala ripida fino alla bella spiaggia di Baba Minas (o Papa Minas a seconda delle carte), molto suggestiva con pareti rocciose lisce. Ombra da tamerici. Circa 1,20 da Diafani.
Da qui è possibile per sentiero e stradetta, continuare verso altre spiagge sempre con bel panorama sulla costa est. Al ritorno, d’obbligo una piccola deviazione al Capo Thalassopounda dove c’è un piccolo faro e alla spiaggi sottostante da cui si può tornare a Diafani, anche seguendo il mare (se non è mosso) per un percorso divertente su è giù per grandi sassi fino al molo.
- Cartografia:
- Anavasi nr 10.50 - Orama nr 324 - SkayMap Karpathos/Kasos nr 345