Badile (Pizzo) – Via Cassin

Badile (Pizzo) – Via Cassin
La gita
shasha
5 23/07/2023
Accesso stradale
Dai Bagni Di Masino, parcheggio a pagamento

Grand Course di due giorni, lasciata la macchina ai Bagni siamo saliti al rifugio Gianetti, da qui abbiamo iniziato la scarpinata passando per il Passo Porcellizzo (discesa su ghiaione spacca gambe e pericolosa con altre persone dietro) che porta in una valle bellissima, non intaccata dall’uomo (fatta eccezione per il bivacco Pedroni). Si passa poi per il passo della Trubinasca, ripido ma attrezzato con catena, per scendere e poi risalire verso la Sasc Furà. In totale circa 10 ore e più di 2000mt di dislivello. Noi abbiamo proseguito verso il Badile per bivaccare senza tenda prima delle placche appoggiate che conducono al colletto. Si può bivaccare comodamente anche più in alto. Partiti tardi (5:15) ci siamo fatti superare da quelli che hanno pernottato al rifugio (solo 5/6 cordate fortunatamente). Noi per scendere dal colletto abbiamo effettuato una doppia. La via è già stata ampiamente decritta, Ale si è spostato sulla destra per aggirare un tratto bagnato del quinto tiro, siamo fniti fuori via e abbiamo dovuto tribolare per tornarci. Concatenati (qualche metro in conserva) i due tiri prima del camino a V. Ultimo camino bagnato ma non eccessivamente complesso. Ultime 5/6 lunghezze in conserva, sempre da fare con attenzione. Abbiamo fatto tardi, quando abbiamo iniziato a scendere il sole stava già calando, siamo stati fortunati a trovare subito gli anelli di calata e la strada corretta. Discesa lunghissma, con una scarpetta al piede destro, dato che il sottoscritto è riuscito a perdere una scarpa durante la salita.

Un sogno che si realizza. Salita al nostro limite, anche per come è stata organizzata e all’imprevisto della scarpa. Grazie ad Ale, più allenato di me e con una capacità invidiabile di muoversi in montagna, per avermi accompagnato e supportato lungo l’interminabile discesa.

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