Rischiava di passare un anno in cui non ero salito sul Badile, quindi organizzo in fretta e furia, e quando un amico quasi telepaticamente ti telefona e ti dice “Normale al Badile in giornata?” direi che i piani sono fatti. Saliamo in tempo record dal buon Mimmo, pausetta e siamo di nuovo in marcia verso l’attacco. Ormai conosco la via a memoria quindi lascio a Fra la scelta di come percorrerla, e andando via slegati riusciamo a chiudere Bagni-cima in circa 4 ore, una tirata di collo non male ma molto di soddisfazione. Il granito della Val Masino è ottimo come sempre, il segreto per non perdersi sulla via è anzitutto individuare il punto in cui si scende dopo la croce (ometti, il cosiddetto “viale”) e poi dal grande canalone si tiene sempre leggermente la destra, fino alla parte alta dove si individuano due fessure sulla sinistra e si scalano (indifferente quale) uscendo sul tratto terminale (dove iniziano le calate del soccorso) da cui fino alla cima c’è una logica impeccabile. Oggi in via solo quattro ragazzi di Crema che abbiamo trovato mentre iniziavano la discesa e con cui abbiamo condiviso le ultime doppie. Si scende anche con una corda da 60m sulla normale, fare attenzione perchè le doppie sono più dirette rispetto alla via e con una corda bisogna disarrampicare un minimo, ma mai troppo difficile. Pausa pranzo obbligatoria dal Mimmo e discesa rilassata verso i Bagni, ovviamente con l’ormai tradizionale acquazzone pomeridiano a cui mi ha abituato negli anni questa valle.
Con Fra