Tecnicamente la lunga cresta è priva di difficoltà se non per la natura del terreno tutt'altro che solido, ma è presente una traccia e qualche ometto che indica il percorso.
L'unica acqua sul percorso è data da un ruscello nella valletta di salita al Colle del Frejus, ma valutare la presenza di animali al pascolo.
Partendo dallo spiazzo si segue il sentiero numerato 4, già alla partenza è presente un cartello con tutte le indicazioni;
il sentiero, molto ben evidente, inizia a salire subito ripidamente; tenere presente che si effettuano 1200 metri di dislivello con uno sviluppo di soli 4 Km fino alla Punta del Frejus.
Salendo si incontrano alcuni bivi, non ci sono problemi perché sono presenti cartelli con le indicazioni delle direzioni.
Giunti al colle, si volge a destra tenendosi sul versante francese, e si sale fino alla quota 2787 (evidente, ometto) per prati con alcune tracce di sentiero; da questo punto inizia la parte finale su sfasciumi, ma il sentiero diviene più evidente e sono presenti ometti.
Dalla vetta del Frejus (quota 2936 m) si scende la cresta in direzione E, lungo una traccia che ne segue il filo. Superate alcune asperità si tocca la Côte Traversière (3017 m), che sulla prima foto dell’itinerario sopra citato è riportata erroneamente come Punta Bagna; in realtà la cresta che separa la meta della gita dalla Punta Frejus è piuttosto lunga (2,5 km circa), ed è visibile nella foto aerea allegata alla presente descrizione.
Dopo esser scesi dalla Côte Traversière per 20-30 m di dislivello, talvolta portandosi sul versante francese (N), ci si trova davanti un erto pendio di sfasciumi: affrontarlo quasi direttamente fino a portarsi su una prima anticima; proseguire fino all’anticima vera e propria (3081 m), dalla quale si scende su un pianoro che precede di poco la meta.
Tenere presente che i pendii verso sud (Bardonecchia) precipitano quasi costantemente sui pascoli sottostanti; evitare dunque di contornare le asperità su tale versante.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n°. 1, Didier Richard n°. 6