L’itinerario ha inizio dal piazzetta con fontana della fraz. Alboin di Casteldelfino ed è ben segnalato da tacche bianche e rosse. Superate alcune case del piccolo borgo, sguire le indicazioni per Grange Pralambert e Lago Bagnour.Dopo una breve discesa il sentiero comincia a salire tra radure di noccioli selvatici, larici ed i primi pini cembri. A mano a mano che si sale si apre il panorama sul Pelvo d’Elva, dalla caratteristica forma di “doppio prisma” uno dei quali appare quasi sospeso nel vuoto.
Si supera, sempre in salita, la “Peiro poussoiro”, luogo ove probabilmente chi trascinava le slitte col fieno, sostava per prendere fiato e farsi aiutare a “spingere” il mezzo!
Poco dopo si raggiungono, in un’ampia radura, le Grange Pralambert “soutòn”: splendidi panorami verso l’alta Val Varaita ad ovest ed il vallone di Bellino a sud.
Il sentiero prosegue verso le Grange Pralambert “soupròn” dove si apre un’ampia area pascoliva. Lasciato a destra l’itinerario per la Croce di Ciampagna (che attraversa a metà costa il grande bosco), il sentiero si addentra nuovamente nella foresta di soli pini cembri, sempre più fitti:siamo nel cuore del Bosco dell’Alevè, la più estesa cembreta “in purezza” del nostro Paese.
Poche radure consentono allo sguardo di spaziare verso “la sentinella” del Pelvo d’Elva che ci segue, verso il colle della Battagliola e, a monte, verso il passo del Duc.
Il sentiero, ora segnalato da bandierine azzurre sugli alberi, sfiora il lago Sec e poi con qualche salita un pò più faticosa, raggiunge, attraverso il bosco sempre più fitto, l’ampio pianoro del lago Bagnour, con l’omonimo rifugio. Una struttura aperta d’inverno tutti i veek-end e durante le festività natalizie tutti i giorni.