Itinerario poco frequentato, ma anche con neve tutta da battere km (7 in tutto con l'anello) e dislivello non eccessivi.
Lasciata l’auto presso la chiesa, e superata una fontana si prende la strada asfaltata a destra che poco dopo finisce per diventare il sentiero che costeggiando la destra orografica del torrente, risale il vallone della Madonna, sotto il Monte Bersaio.
Al primo ponte si attraversa il torrente e si prosegue su ponderale, a tornanti fino alla minuscola borgata di Sant’Anna di Chiardoletta, dove spicca già da basso, la chiesa. È anche possiamo tagliare i tornanti seguendo un evidente sentiero indicato da bolli rossi e segnali di pista per le bici. Consigliato strada a salire e taglio dal sentiero a scendere.
Dopo una breve sosta alla panchina, presso Sant’Anna (un cartello racconta la vita della borgata in passato – chiesa purtroppo chiusa), si riprende a salire. Da qui anello per il colle Chiardoletta. Noi scegliamo di farlo in senso orario, poiché la discesa da colle, dopo la vetta, dal lato verso Est è davvero ripida da fare in salita. Da dietro le case di Sant’Anna al cartello si prende tenendo la destra, il sentiero per il colle (quello di sinistra scende al vallone della Madonna) e si sale dritti fino a quota 1540m, dove c’è la prima curva a destra. Attenzione, poco prima, sembra evidente un sentiero, sempre con curva a destra, tuttavia questo porta in breve fuori pista. Noi abbiamo preso infatti quest’ultimo salendo poi ripidi fuori pista in mezzo al bosco rado e ritrovando il sentiero con tacche dipinte poco più su circa a quota 1610m.
Si segue il sentiero con le tacche fino ad uscire dal bosco dove un ripido pendio quasi del tutto libero, porta al colle, ora in vista. Come direzione puntare a due alberi solitari e tirare su dritti. Da qui in breve ecco il colle e il cartello che indica 1760m (1774m dalla mappa).
Dal colle facile e divertente salita su pendio dolce, fino alla vetta, non indicata da nessuna croce. Si prosegue ancora di poco verso lo strapiombo sulla sottostante valle Stura per godersi il panorama. Spiccano verso NO la stupenda parete verticale del Bersaio, con i suoi canaloni e verso SE la cima del Varirosa, raggiungibile volendo dal colle o ancora meglio dalla via di discesa.
Per la discesa si torna al colle e da qui si scende con attenzione un breve ma ripidissimo tratto, finito il quale non si continua a scendere verso il torrente ma si piega curvando leggermente a destra, ora su discesa molto più agevole, o dopo quasi in rettilineo con dolce pendenza, puntando ad una cappella con accanto un riparo per i cacciatori, alquanto spartano all’interno. Dalla cappella, una brevissima discesa di nuovo abbastanza ripida fa ritornare nel bosco, dove seguendo l’evidente sentiero, senza difficoltà di giunge nuovamente alla borgata Sant’Anna.
Da qui la via verso Sambuco è la stessa dell’andata.