Banca (Monte la) – Flora Alpina

Banca (Monte la) – Flora Alpina
La gita
edoz
3 14/07/2024
Accesso stradale
Da passo san pellegrino si va per la baita Flora Alpina e si parcheggia dopo aver girato sulla sx al bivio che indica rifugio Fuciade.

Leggendo la recensione di Planet Mountain pensavo di andare a ripetere un gioiellino: non è proprio così. Alcuni tiri veramente meritevoli si alternano ad altri di roccia dubbia. In generale la via è a balze quindi un po’ discontinua nelle difficoltà.
Mi associo completamente al commento di puzzole, la via è un alternanza di tiri chiodati bene e altri abbastanza pericolosamente. Sicuramente S3 ci sta tutto e ci sta padroneggiare un bel 6b per passare sereni.
Il primo tiro va protetto con un verde o con un rosso (piccolo) rispettivamente nel buco frontale o dietro la lama due metri sopra la partenza. Il primo spit è veramente alto e io credo che i friend comunque non bastino a proteggere il primo passo duro. Se si cade sopra i friend secondo me si arriva comunque per terra. Comunque questo tiro è molto bello.
Il muro di L2 (6c+) presenta uno spit inutile a un metro e mezzo dalla cengia e quello dopo a circa 5m. Il passo duro da affrontare è proprio i primi metri , io l ho dovuto azzerare per la paura di distruggermi i talloni sulla cengia.
Molto bello comunque anche questo tiro.
L6 fantastico.
Gli altri tiri alternano zone di roccia ok a roccia rotta. È comunque necessario prestare attenzione alla roba che muove.
Anche la fessura di L8 non è così solida come sembra.
Nel complesso comunque la via regala una bella giornata semi-avventurosa, la chiodatura da un po’ di pepe in più.
L’ ambiente è incredibilmente bello, il posto è veramente un gioiello, dalla cima la vista spazia dalla sud della Marmolada allo spigolo nord dell’Agner. Commovente
Così come lo è la vicina Torre di Formenton con Occhi D’Acqua che chiama la ripetizione. Quella sì che sembra una perla!
Portare una serie di friend fino all’ 1 o 2.
Abbiamo unito L9 e L10 per fare un bel tirone sui marci finali.
Diciamo una cosa: per i dolomististi sarà un itinerario anche discretamente solido, per chi arriva dall’ ovest invece no.
Viva il granito!

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