Dal rif. Vazzoler seguire la mulattiera verso il rifugio Tissi, imboccare il sentierino per il bivacco Tomè (cartello) seguirlo fin sotto la cima del Bancòn, abbandonarlo piegando a sinistra e per pietraie portarsi alla base della parete. L’attacco si trova all’inizio di una cengia detritica, sotto un caminetto; a destra una piccola nicchietta (45 min).
L1 III / III+ 45 m
L2 IV / III 50 m
L3 III / IV+ / IV 45 m
L4 IV / IV+ 50 m
L5 V / IV+ / V 50 m
L6 IV+ / V+ / III 50 m
L7 III / II 50 m
Dalla cengia del Bancòn si può in caso di necessità abbandonare la salita spostandosi verso la via normale o l’Elefante.
L8 IV+ / V / V+ 20 m
L9 V+ / A1 / A0 / VI- 20 m “tetto bianco”
L10 VI- / VI+ / VI 25 m tiro chiave traverso a sinistra e muro verticale sostenuto
L11 V- / IV 25 m
L12 facile trasferimento 30 m
L13 VI+ / VI / V / V+ 30 m la “lama”
L14 V / V+ / III 40 m fessura obliqua a sinistra
L15 V / IV / V / IV / IV+ 40 m fessura
L16 III / II 25 m
Dall’uscita della via effettuare una calata di 25 m (ancoraggio affidabile su chiodo e spuntone con cordoni e moschettone) scendere seguendo gli ometti senza perdere molta quota, traversare leggermente alla propria destra e superando alcuni salti più ripidi fino al canalone del Bancòn (possibile neve residua) uscendone a destra per costola con mughi dove il canalone vero e proprio si apre; seguire poi una traccia su terreno misto di ghiaia e erba incontrando la via normale della Torre Venezia, seguendo la quale si rientra al Vazzolèr (1,30/2 ore)
- Bibliografia:
- R. Iacopelli, Le altre vie. O. Bonaldo, I. Rabanser Vie e vicende in Dolomiti