Credo di essere “fuori dal coro”, visti i commenti di chi ci ha preceduto, ma una voce critica ogni tanto ci vuole, senza nulla togliere al lavoro, secondo me, molto “duro” di chi ha aperto la linea.
Il fatto che questo itinerario non fosse inserito nella guida “Mani nude” e nelle sue successive edizioni, ci doveva mettere sull’avviso.
Infatti con Fabrizio Manoni (che per altro ha bucato la libera della parte sabbiosa per un niente!!!!!!) ed altre due cordate biellesi (Enrico Rosso tra gli altri) abbiamo affrontato la salita ricavandone un’impressione poco favorevole e non solo per la qualità della roccia spesso mediocre e nel famigerato sesto tiro addirittura “inesistente” (sabbia terrosa) ma anche per la chiodatura, si molto rassicurante, ma spesso non proprio posizionata al meglio.