Arrivando da Milano, Autostrada Genova - Gravellona Toce fino a Ghemme, quindi Romagnano Sesia e Serravalle Sesia, Crevacuore e poi come da precedente percorso.
Da Le Piane inizia il sentiero verso sinistra indicante Monte e Rifugio Barone. Si entra per un tratto nel fresco bosco, per poi uscire in prossimità di alcune baite per addentrarsi nel selvaggio vallone racchiuso tra Monte Gemevola e Punta Pisavacca, che forma delle suggestive gole con ruscelli e cascatelle. Si contorna il vallone con un tratto pianeggiante, e poi si riprende a salire incontrando due fontane poco prima del bosco dove si trova il Rifugio Casa Forestale. Il sentiero continua a destra, in ripida salita sino a guadagnare la dorsale sovrastante, dalla quale appare l’imponente mole del Monte Barone. Si prosegue in costa verso sinistra, per poi iniziare un lungo traverso verso nord che porterà al Rifugio Monte Barone, già visibile.
Si tagliano le pendici del versante ovest di Punta Pisavacca dapprima bel bosco poi su terreno più aperto e selvaggio. Un tratto più roccioso e potenzialmente pericoloso con neve e ghiaccio, è stato attrezzato con funi e cavi e gradoni rocciosi. Superato questo tratto si entra nel pendio erboso a breve distanza dal rifugio 1587 m.
Si continua a destra del rifugio, su sentiero che diventa meno agevole e molto ripido, fino a raggiungere una sella erbosa alla base del crestone est che ha origine dalla cima. Lo si risale pressochè interamente, senza particolari difficoltà, fino alla vetta 2044 m. In caso di neve nel pendio finale, è preferibile puntare subito alla cresta in direzione di un grosso ometto visibile da lontano.
Discesa:
- A-itinerario di salita.
- B-anello per la Spelonca e Passo Fornale: ridiscesi al Rifugio Monte Barone, seguendo le indicazioni a destra si imbocca l’evidente sentiero che taglia il versante sud del Monte Barone, con un traverso molto suggestivo e privo di difficoltà (attenzione con neve o ghiaccio). Raggiunta una dorsale, si scende comodamente fino ad arrivare in una zona rocciosa (fontana) dove improvvisamente il sentiero diventa una mulattiera lastricata con enormi massi; poco dopo si arriva alla amena Spelonca, dove se siete fortunati incontrerete Ales, il realizzatore di tutto ciò, che vi illustrerà il suo lavoro negli anni.
Si continua a scendere lungo la dorsale, toccando un microscopico e curioso laghetto, prima di entrare nel bosco. Raggiunto un bivio in prossimità di una baita, non proseguire per la Cascinetta ma piegare a sinistra, attraversando una pietraia e poi arrivando al torrente. Ora inizia una risalita progressiva che richiederà circa 50 m di dislivello aggiuntivi, toccando una fonte e poi una splendida fontana (Fontana della Formica), poco prima di arrivare alla Bocchetta Foscale con pilone votivo e alcuni tavolini. Continuare a sinistra in falsopiano, superando l’ennesima fontana poco prima di giungere alla Casa Forestale, dove si ritrova il sentiero percorso all’andata. Non resta che rientrare a Le Piane con il sentiero di salita. - C-Ritornati al rifugio Monte Barone, si può scendere direttamente nel vallone sottostante tramite il sentiero ben evidente che porta alla Bocchetta Foscale e da qui come per itinerario B.