Attenzione: sconsigliato eseguire il giro al contrario, per non arrivare stanchi ad affrontare la cresta e le tre vette prima del Barone.
Parcheggiata l’auto si inizia a camminare verso Nord arrivando in pochi minuti ad un bivio presso una fontana (chiusa) e dei cartelli (itinerari G dalla parte Ovest, verso il rifugio Barone, H dalla parte Est, da dove si rientra dall’anello). Da qui a pochi metri le due alternative per salire sulla Gemevola. per la prima più diretta proseguire dritto. Oppure fare un traverso nel bosco tenendo la sinistra fino ad incontrare il sentiero che sale dalla chiesetta della Madonna delle Piane. Prenderlo a destra per salire ripidi prima alla bocchetta di Gemevola e poi alla croce di vetta (1588m) – solo Punta Sud-Est. EE dalla Bocchetta alla cima. Si scende poi di nuovo alla bocchetta e si prosegue il sentiero fino alla sella della scaffa tenendo la sinistra ed evitando ad un certo punto di salire a destra, sotto l’altra punta della Gemevola (sentiero delle vecchie miniere). Si passa da una sorgente d’acqua (fontana dei cacciatori) sotto il Pissavacca e si sale poi ripidi verso la Bocchetta omonima. Per salire al Pissavacca conviene però puntare prima, di raggiungere la Bocchetta ad una sella erbosa fuoripista e poi alla vetta su sentiero non tracciato e poco visibile. Seconda croce di vetta (1659m). Si scende ora fino alla Bocchetta di Pissavacca 50m sotto, verso nord. Da qui due alternative per proseguire. La divertente ed esposta via di cresta per la punta delle Camosce (1699m) con relativa discesa da fare con più attenzione perché più ripida e più erbosa, dall’altro lato, oppure un traverso erboso che dal lato Ovest punta al rifugio Barone (ormai a vista). Scegliamo la via di cresta. Nessuna croce questa volta sulle Camosce. Dopo la discesa si arriva alla Bocchetta di Ponasca (1650m) da dove finalmente inizia la salita al Monte Barone (ultimi 400m facili ma abbastanza ripidi. Cmq E senza tratti attrezzati). Poco sotto la vetta una campana, poi l’elenco panoramico a 360° delle vette visibili e la terza croce della gita (2044m) a poca distanza. Discesa veloce di nuovo alla Bocchetta di Ponasca. Da qui un cartello indica un sentiero per l’Alpe farina e successiva Alpe Bugge, che inizia sulla sinistra con un traverso in discesa. Circa 800m di dislivello su sentiero abbastanza visibile e ben segnato ma ripido ed erboso. Prestare attenzione. Si attraversa un primo ruscello dopo l’Alpe Bugge e da qui la pendenza addolcisce notevolmente. Ancora qualche rivo da attraversare e superata l’Alpe Gurei il sentiero diventa una quasi carrabile molto più agevole, che in fretta ci riporta alla bivio iniziale prima dell’Alpe Noveis. Da qui proseguire per l’auto a pochi minuti tenendo la destra oppure volendo chiudere in bellezza la gita, tenendo la sinistra si sale leggermente fino ad arrivare al punto panoramico della Chiesetta degli Alpini 1170m). In assenza di foschia la vista verso la Pianura è notevole. Da qui si ritorna al parcheggio iniziale con possibile ultima sosta al Bar Ristorante Noveis (se lo si trova aperto).