Barricate – Via dei Saluzzesi ’83

Barricate – Via dei Saluzzesi ’83
La gita
attila89
3 28/05/2016

Una classica da fare per gli amanti delle “montagne d’Oc”, una via logica che va a cercare una via relativamente “facile” in libera in mezzo ad una parete che può apparire terrificante dal basso. Tuttavia abbiamo trovato la salita piuttosto discontinua per i canoni moderni, trovando solamente tre tiri belli sui 650 metri di itinerario. Non ci ha completamente entusiasmato.
C’è da dire anche che abbiamo un po’ improvvisato l’itinerario a partire dal quarto tiro, trovato alcune soste a spit; abbiamo seguito per un tratto gli spit dorati di reve d’oc, la relazione coincide, la placca fin sotto il tetto (facile se ci si allontana dalla linea degli spit), la fessura verso destra sotto il tetto… poi non abbiamo visto la cornice in quarto più che avrebbe dovuto riportarci a destra, cosi’ abbiamo finito il nostro quarto tiro sulla sosta di reve d’oc (duretto e compatto, non credo sia l’originale). Quindi siamo saliti per due spit e traversato a destra, un po’ in alto, per raggiungere una cengia orizzontale che porta al prà della reina (utili chiodi per una sosta accettabile). Secondo me, dalla sosta di Reve d’oc, si potevano salire i due spit e andare a prendere poi un muretto giallo-bianco molto verticale ma fessurato e probabilmente ben proteggibile che diventava fessura larga fino ad un alberello, da li a destra 8 m e forse si riesce a salire… boh, vedranno i ripetitori.
Dal prà della reina l’itinerario si segue bene, tratti con ottima roccia: bellissimo lo speroncino iniziale, la placca (proteggersi bene all’inizio!) ed il diedro, e il passaggio di tetto a destra con chiodi d’epoca. Tratti con roccia davvero stupenda.
Poi dal canalone erboso è facile, tratti terrosi; dall’ultima sosta di reve d’oc, quella con un chiodo a Z che ho provato a rubare ma non sono riuscito ad estrarlo… messo scarpe da ginnastica e fatto conserva lunga (lunghissima).
9h30 per noi nella via, con qualche tintinnamento dovuto alla ricerca dell’itinerario (ma ci sta, fa parte del gioco, fortunatamente!, seguite il vostro fiuto).

Con Trilly, volevamo venirci d’inverno, ma bon, purtroppo d’inverno nevica (e quando non c’è neve, il socio è a Tenerife…).
Poi era comunque una via da fare: sangue saluzzese scorre nelle mie vene; la via è relativamente mitica e temuta (“Viene da chiedersi che razza di viaggi epici possano esser le vie classiche come la Saluzzesi 83!”); é una delle poche vie descritte dalla guida “montagne d’oc” che Trilly non ha effettuato; é consigliata dalla monti d’Italia; buono sviluppo e stili differenti.
Attenzione a fare soste accettabili e a proteggersi bene! Non ho trovato la via pericolosa, però bisogna tastare bene quello che si tira. Alcuni chiodi in posto, gialli, e bene anziani.
Guado facile (grazie denebb per le info!), discesa lunga ma piacevole (1h30).
Se qualcuno avesse informazioni di dove passa esattamente la via nella parte mediana, non esiti a contattarmi.
Trilly diceva di no, ma mi sa che ci torneremo ancora su questa parete…!

Link copiato