Dal parcheggio proseguiamo lungo via Vittorio Veneto in direzione del viadotto ferroviario realizzato con il singolare percorso curvato fra il 1884 e il 1886 che attraversa il paese sulla linea Novara-Domodossola ed è costituito da otto arcate con sedici metri di apertura.
Dopo aver ammirato l’antico mulino posto all’esterno del fabbricato che ospita il Museo della Tornitura, sottopassando il ponte si trova a sinistra la mulattiera selciata che sale a Pratolungo, lungo la via detta “Prea Grosa”.
Il percorso sale ripido per poi trasformarsi in una strada asfaltata che raggiunge il caratteristico borgo con la sua piazza dove sorge l’Oratorio della Madonna della Neve.
Si prosegue verso il centro del paese seguendo la via Principale fino a raggiungere la Chiesetta dedicata a San Grato risalente al 1683. Si lascia il bel borgo e si prosegue sulla strada asfaltata (breve tratto chiuso al traffico per lavori ma a piedi no problem) che porta aa Agrano. Arrivati alle prime abitazioni si imbocca la via dei Cavalli che sfocia all’ingresso del cimitero di Agrano.
Di fronte all’ingresso parte la mulattiera (indicazioni) che sale ripida nel primo tratto passando vicino ad una casa con diversi animali scolpiti nel legno. Dopo un tratto ripido la mulattiera si fa più dolce e dopo aver superato il bivio per Pratolungo che faremo al ritorno porta alla vetta del Monte Barro dove è posta una croce degli Alpini in splendida posizione su Orta e il suo lago. Si ritorna al bivio di cui sopra e si prende il sentiero che scende ripidamente a Pratolungo.
Arrivati al paese si svolta a destra sulla strada che scende al Lago. Nei pressi di una cappelletta (indicazioni Casa Felicina) è consigliabile una breve deviazione per ammirare la caratterista costruzione della casa sulla grande quercia americana. Ritornati sulla strada asfaltata in breve si arriva a Pettenasco completando l’anello.