Note
Storico
L'itinerario presenta nelle prime tre lunghezze tutte le caratteristiche di una goulotte con ghiaccio molto sottile e difficoltà di proteggere.
Avvicinamento
Da Villanova raggiungere su strada o sentiero il Rifugio Jervis
Dalla conca del Prà salire verso il rifugio Granero passando da Pian Sineive a 2060m.
Sulla dx salendo si nota l'evidente candela del primo tiro del Couloir NE; superarla e salirla ancora circa mezz'ora per accedere al largo conoide del canale che porta ai piedi della cascata.
Il canale sale obliquamente verso sinistra e presenta a metà una strozzatura con un grosso blocco(se c'è molta neve magari sepolto) e la cascata si trova 150m più in alto sulla evidente parete alla destra del canale.
Descrizione
Dalla conca del Prà salire verso il rifugio Granero passando da Pian Sineive a 2060m.
Sulla dx salendo si nota l'evidente candela del primo tiro del Couloir NE; superarla e salirla ancora circa mezz'ora per accedere al largo conoide del canale che porta ai piedi della cascata.
Il canale sale obliquamente verso sinistra e presenta a metà una strozzatura con un grosso blocco(se c'è molta neve magari sepolto) e la cascata si trova 150m più in alto sulla evidente parete alla destra del canale.
Per accedere alla cascata superare la strozzatura del canale con delicato passaggio su placche di roccia (un chiodo all’uscita per una doppia).
- 1°tiro: stretta goulotte in un diedrino a circa 80° porta in una nicchia fessurata(25m) da cui traversando orizzontalmente sulla sx su ghiaccio sottile e roccia si raggiunge la prima sosta.
- 2°tiro: salire delicatamente su rocce verglassate e ghiaccio sempre sottile per circa 25m facendo attenzione a due sezioni quasi verticali e improteggibili; quindi arrivati sotto un grande tetto con tipica stalattite attraversare sulla dx portandosi alla base di un diedro roccioso. Sostare alla base di questo (possibilità per chiodi a lama).
- 3°tiro: salire nel diedro per qualche metro quindi con passaggio delicato di incastro ristabilirsi sulla parte superiore destra di questo e proseguire ancora circa 6 o 7 metri dapprima su terra compressa poi su ghiaccio sottile fino a giungere su un terrazzino nevoso dove finalmente si può mettere un chiodo(!!!). Da qui attraversare orizzontalmente a sx per ritrovarsi sopra la sosta precedente ma anche sopra al tetto che la sovrastava.
Superare un muro quasi verticale con ghiaccio sottile(viti corte consigliate) per circa 10m e raggiungere finalmente un terrazzino di ghiaccio alla base di una candela dove si può effettuare la prima sosta su ghiaccio della cascata(!). - 4°tiro: l’ultima lunghezza su bel ghiaccio di cascata finalmente divertente. Sosta di uscita e prima di calata a sx dell’uscita in una nicchia nevosa sotto delle rocce(due chiodi e cordino).
Discesa: dalla sosta in cima raggiungere con una doppia di circa 45m la sosta del terzo tiro; da qui con un abalakov e una doppia di 60m si arriva di nuovo nel canale.
Marco Capone e Matteo Giaime, 25.11.2005
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