Dal Rif. Jervis percorrere la conca del Prà fino al fondo per poi prendere il sentiero che velocemente fa guadagnare quota giungendo al Pian Sineive a 2060m.Da qui dirigersi verso l'evidente parete NE del Bersajass salendo sulla dx lungo pendii nevosi non troppo ripidi.
Raggiungere la base del Couloir NE che taglia la parete e caratterizzato dalla evidente candela di ghiaccio alla base del canale.
Superare questa candela(60m, zoccolo compreso, 4+/5 a seconda della quantità di ghiaccio)molto bella e verticale negli ultimi 20 metri,quindi immettersi nello stretto canale e raggiungere la sosta a spit dopo circa 10m sulla dx.
Da qui a corda tesa percorrere circa 150 m di canale nevoso molto largo in direzione dell’evidente salto successivo. Sosta alla base di questo sulla sx. Superare l’intero salto con una lunghezza di circa 60m che supera le due impennate principali terminando in un canaletto (4, 60m).
Da qui proseguendo nel canale si seguirebbe il tracciato originale della via che, dopo un facile muro, immette nel canalone superiore che con altri 400m porta in cresta. Invece sulla dx del canale c’è una parete rocciosa solcata da una bella colata di ghiaccio che forma vari risalti con inclinazione fino a 90° in qualche punto.
Superare l’intera colata con una lunghezza di 50m abbondanti e sostare in cima a questa, alla base di un canale nevoso che viene successivamente percorso per circa 200m fino a quando si stringe andando a sbattere contro delle rocce. Da qui salendo sulla dx si nota una spalla nevosa, raggiungerla e cominciare ad attraversare tre canali di spalla in spalla su itinerario in traverso a dx facile e su neve. Si taglia la parete alla testa dei suoi canali principali in ambiente di vera alta montagna; occhio alle condizioni della neve!
Si raggiunge così dopo circa 250m di sviluppo il Colle vecchio, a circa 2700m. di quota.
Discesa: da qui, con un piede in Francia e uno in Italia, proseguire in cresta direzione NNW verso il Monte Cappello(m.2839) e raggiungerne la vetta. Da qui scendere lungo la cresta sul versante francese fino a raggiungere un colletto.
Quindi ritornare sulla cresta italiana tagliando sotto la cima una serie di canali; difficile scendere direttamente su questa cresta a causa di un salto roccioso sotto la cima proprio sul versante Val Pellice. Scendere quindi la cresta e raggiungere l’evidente Colle Vittona a 2592m.
Da qui reperire il sentiero che riconduce alla conca del Prà con ripidi tornanti.
Attenzione: in caso di molta neve è sconsigliabile scendere da questa parte, a causa dell’evidente pericolo di slavine del versante; conviene invece la discesa in doppia dalla cima dell’ultimo salto di ghiaccio, cioè il muro della Variante dx.
Dalla cima di questo salto effettuare una doppia su abalakov, quindi un’altra su chiodi e rientrare nel canale NE raggiungendo la sosta a spit del primo tiro. Da qui con un’altra doppia si ritorna all’attacco.
- Cartografia:
- Carta del Monviso