Il giro così come descritto , risulta di circa 17 chilometri , per un dislivello approssimativo di circa 1300 m.
Si parte dall’arroccato paese di sainte Agnes , sovrastato dai ruderi di un castello medievale e da un grosso forte sotterraneo della Linea Maginot ( entrambi visitabili ) . Il percorso , in parte su sentieri ed in parte su sterrate e mulattiere ex militari , consente di vedere altri 3 o 4 fortini della Seconda Guerra Mondiale . Il segnavia che ci accompagnerà per tutto il giro è il classico ed onnipresente ” linea gialla ” francese , integrato da un’ ottima serie di frecce indicatrici ( senza tempistica ) poste pressochè ad ogni incrocio . Si può lasciare l’ auto alla cappella di San Sebastiano o in uno dei parcheggi del paese ed avviarsi per circa 200 metri lungo la Dipartimentale per il Col des Banquettes , dove si trova il primo cartello che invita ad imboccare il sentiero che scende nel vallone per poi risalirlo tra la bassa vegetazione tipica della zona . Dopo un paio di chilometri, si passa sotto al Col des Banquettes e si prosegue la salita , innestandosi poi sulla bella mulattiera militare che porta a al Col Verroux ( 935 m. ) . Dal passo ( palina ) si risale a destra per 5 minuti arrivando in vetta alla Pointe du Siricocca ( 1058 m. ) , che conserva i malconci ruderi di un fortino . Ridiscesi al Col Verroux , si prosegue sulla sterrata per 200 metri sino al cartello che indica il sentiero a destra per il Pic de Garuche ed il Mont Ours . Dopo alcuni tornanti , si giunge al bivio ( palina ) che a destra conduce al Pic de Garuche (1089 m. ) , la cui piatta sommità nasconde un grosso bunker sotterraneo ( non chiuso ) . Tornati al precedente bivio , si procede diritti in direzione del Mont Ours e dopo un bel tratto nel bosco si arriva ad una freccia che indica una scorciatoia verso la vetta . Sull’ ampia cima fortificata ( 1239 m. ) svettano alcuni ripetitori eretti proprio sopra al ben conservato forte ( chiuso ) . Poco oltre al cancello del sito ( palina ) , per velocizzare la discesa , invece di seguire la strada di servizio , si può imboccare una ripida traccia a tacche gialle tra le pietre , che scende decisa in direzione del Col des Banquettes , sfiorando in un paio di punti la Strada Dipartimentale e passando accanto ad un altro grosso bunker . Arrivati al colle ( 736 m. ) , si può tornare a Sainte Agnes su asfalto o con il sentiero dell’ andata . Se si ha invece tempo e voglia , si può fare ancora una bella salita sulla soprastante Cime de Baudon , con la sua rocciosa cresta . Infatti nello spiazzo del colle , prima dell’inizio della Dipartimentale per Peille , si diparte un evidente sentiero ( sempre taccato di giallo ) che sale ripido nel bosco e poi compie un lungo semicerchio pianeggiante verso destra prima di tornare a salire verso sinistra per raggiungere il Pas de la Piastre ( 921 m. ) . Stranamente qui mancano i cartelli indicatori , ma verso destra delle evidenti frecce rosa invitano ad inerpicarsi verso la cresta e ( sempre accompagnati dalle tacche gialle ) conducono così in vetta alla Cime de Baudon ( 1265 m. – tavola orientativa ) . Tornati quindi al Pas de la Piastre , non resta che scendere per l’ evidente sentiero di destra che porta direttamente a Sainte Agnes . Tutte le cime toccate in questo itinerario , nelle giornate giuste possono essere davvero molto panoramiche , con visuali che possono arrivare alla lontana Corsica ed alle Alpi Liguri e Marittime.