Si suggerisce di effettuarla in 2 giorni, con bivacco alla fine della prima parte (L9). Seconda parte con scalata entusiasmante, continua, varia ed aerea. Prima parte di ambiente ma molto meno interessante. Spittatura ottima, utili alcuni friend medi (0,5-3 BD) indispensabili al settimo tiro. Inutili o quasi nella seconda parte.
Da effettuarsi assolutamente in condizioni asciutte.
Dosare bene cibo e soprattutto acqua (possibile reperirla dalla cengia che divide la prima dalla seconda parte, dopo L9. Necessario eventualmente bollirla o avere qualcosa per depurarla in caso di condizioni particolarmente asciutte)
Facile ed intuibile. Sempre consigliabile stare nei pressi del letto del torrente senza alzarsi troppo. Assolutamente sconsigliato in caso di grande portata d acqua, e nel caso in cui avesse piovuto pochi giorni prima (tale discorso vale anche per la prima parte della via, che può risultare spesso bagnata e difficilmente praticabile). Probabile che l'autunno sia il momento migliore in tal senso, anche se rimane più problematico trovare acqua buona alla cengia del possibile bivacco e le giornate risultano essere più corte.
Coordinate cascata:
41.82386° N, 9.23822° E
Coordinate attraversamento a dx (sx orografica):
41.82389° N, 9.23870° E
Dalla cascata si è quasi arrivati. E' necessario tornare indietro un centinaio di metri e risalire in qualche modo a dx (sx orografica), puntando le placche che portano a U Candellu (la guglia appuntita ben visibile dalla cascata). Dopo una prima parte più brutta nel ripido sottobosco, seguire gli ometti sulle placche tenendo sempre un po' più la sx (fare molta attenzione fossero bagnate).
In alternativa risalire con un tiro di corda il lato sx della cascata in mezzo al bosco, andare avanti fino a trovare un guado e riportarsi sulle placche all altezza della cascata. Sconsigliato.
Si arriva quindi alla base di placche lisce, nell' evidente ingresso del canyon/cascata. Da qui iniziano gli spit. Possibile saltare il primo tiro passando sulla sx senza corda. Da sotto si vede bene il cordone blu del traverso del secondo tiro. Da qui inizia l'avventura.
Coordinate attacco via:
41.82487° N, 9.23787° E
Avvicinamento: 2 h o anche meno dal parcheggio all' attacco della via. Se si trovano agevolmente i passaggi.
Scalata prima parte (fino all attacco di L10): 5 h
Scalata seconda parte (da L10 alla cima): 6 h
Calate (dalla cima a L1): 3,5 h
La via si compone di due parti, di cui la prima (fino alla cengia di L9) svolge quasi la funzione di avvicinamento rispetto alla seconda, la quale attacca la guglia che porta alla cima di U Candellu.
- L1 – 6a – spittato – salire le placche al centro della paretina appoggiata che punta inizialmente il pilastrone a dx della cascata nera.
- L2 – 6b – spittato – partire in traverso a sx. Sfruttando il cordone (valutare di sostituirlo) si scende leggermente e si risale per gli evidenti spit. Seconda parte in placca divertente. Si arriva alla base delle colate nere. Bellissimo ambiente da qui.
- L2 bis – spostamento verso L3 andando a dx seguendo il letto del torrente. Spit sulla parete a dx. Molto suggestivo il posto. Da qui in poi grande rischio di trovare bagnato in quanto passa sul passaggio del torrente. Ad inizio ottobre senza piogge nella settimana precedente, è risultato tutto asciutto.
- L3 – 6a+ – spittato – risalire il muro verticale sulla dx, poi traversare a sx e seguire gli spit. Diedrino con passo duro. Tiro molto vegetato come i seguenti 3. Fare molta attenzione se bagnato.
- L4 – 4 o 5 – pochi spit, friend utili – si parte con uno spit, poi li abbiamo persi. Utilizzato un friend, girato a dx e ritornato a sx sulla sosta. Conviene passare dritto sul facile fino alla sosta.
- L5 – 5 – pochi spit, utili friend medio/piccoli – partenza su friend, poi mantenere la sx (spit radi sul facile) e puntare al fondo del canyon fino ad uno spit con anello singolo sempre sulla sx. Da qui si può fare sosta per evitare attriti, oppure continuare una decina di metri prima su muretto verticale con prese lisce (5), poi in traverso verso sx (spit e poi sosta).
- L6 -6a+ – spittato – partenza in traverso a sx con passettino delicato (6a+), per poi salire verticalmente su buone prese fino alla base del diedro. Tiro breve. Da qui la roccia inizia a migliorare. Esposizione favorevole.
- L7 – 6b+ – spittato a tratti, indispensabili friend – tiro lungo, continuo e da non sottovalutare. Utili diversi friend medio grandi (da 0,5 al 3). Partenza in diedro spittato (2 spit), proseguire il diedro sprotetto per una decina di metri (friend), poi attaccare la fessura spittata. In cima alla fessura attraversare leggermente a dx. Un ultimo diedrino porta alla sosta.
- L8 – 6a+ – spittato, utile un friend medio/grande – partenza in placca (eventualmente sfruttando gli alberelli a sx inizialmente) e proseguire, dopo un ribaltamento a dx, su placca a saltini fino alla sosta.
- L9 – 4 o 5 – parzialmente spittato – in realtà sono 3 tiri bruttini in mezzo agli alberi per portarsi alla base della parete e all eventuale bivacco. Risalire districandosi fra roccia. Vegetazione. Dopo una prima sosta, andare leggermente a sx e cercare gli spit (non evidenti) sulla sx di una sorta di canalino vegetato (2 spit e poi sosta). Dalla seconda sosta proseguire per placche appoggiate con evidenti spit (4 o 5 spit) fino alla sosta che porta alla cengia.
- L10 attacca leggermente a dx rispetto alla sosta di L9 terza parte. Andare alla base della parete fino ad un albero con alla base un pungitopo. Alcune tracce in mezzo alla fitta vegetazione aiutano. Visibile da lontano un cordone viola ad una decina di metri, in una clessidra all interno della bocca di un tafone.
Si consiglia il bivacco alla base della parete spostandosi sulla sx (masso piano dove è possibile coricarsi con materassino o coricarsi per terra nei sempre nei pressi del masso. Evidente grande albero caduto nei pressi).
Per l acqua, spostarsi ancora a sx (faccia a parete) e reperire dei vecchi cordoni marci che portano ad una sosta. Da qui calarsi una ventina di metri e scendere sul letto del torrente. Acqua non sempre presente in abbondanza. Necessario in questo caso depurare l acqua proveniente dalle pozze sottostanti o soprastanti. Ambiente superbo
Da qui in poi inizia la seconda parte che attacca la guglia U Candellu. La prima parte può essere considerata un avvicinamento a questo. La seconda parte presenta una arrampicata bellissima, con tiri sempre continui fra il 6a ed il 6b e tutti estremamente lunghi, in media da 35/40 m. La roccia da qui diventa ottima. Solo qualche lichene ogni tanto che non disturba la scalata. Scalata molto varia fra diedri, fessure, dulfer, placche e muri verticali.
- L10 – 6a+ – spittato – partire dalla base alla dx di un pungitopo. Primi spit non troppo evidenti in mezzo a delle piante, si punta alla sinistra della bocca di un tafone dove è presente una clessidra con un cordone viola. Entrare nel tafone ed uscire a dx di questo e portarsi su un pilastrino che presenta una bellissima placca fino alla sosta.
- L11 – 6b – spittato, utile un friend medio – si parte attraversando a sx per portarsi alla base di un evidente fessura/diedro. Bellissima arrampicata prima ad incastro o in dulfer, poi muretto verticale ed ancora un bellissimo dulfer fino in sosta. Tiro lungo, continuo e con una bellissima e varia scalata.
- L12 – 6a+ – spittato, utili un paio di friend medi – si parte dritto su tafoni con ottime prese. Bel tiro, verticale ed aereo. Un po’ lichenato
- L13 – 6b – spittato – si parte dritto, leggermente a dx, con arrampicata molto aerea ed entusiasmante. Perlopiù in opposizione con prese generalmente buone. Passo chiave su fessurino.
- L14 – 6a – spittato – si parte su un fessurone non banale, poi diventa un trasferimento al tiro successivo. Si passa nei pressi di quella che sembra una vecchia sosta, ma che in realtà serve solo per tenere un masso in modo che non cada. Si arriva in sosta nei pressi di un ginepro su un terrazzino piano. Si consiglia di fare qui la sosta (presente uno spit alla base del terrazzino). La vera sosta sarebbe posta poco più in alto in posizione scomoda per favorire le doppie.
- L15 – 7a+ (6a+ obb) – spittato – si parte su un pilastrino mobile tenuto da due spit con cordone. Prima parte diedro giallo e liscio (6c) e poi ribaltamento verso dx nei pressi di un singolo tafone, difficile (passo di 7a+ ben azzerabile). Si continua con scalata divertente e atletica sul 6b/6b+ in diedro fessurato.
- L15 bis – 6b – spittato – breve tiro di trasferimento, possibile collegarlo al precedente o al successivo, ma sconsigliato farlo per evitare attriti. Partenza a dx molto aerea e quindi su placca, dopo poco, a sx, si arriva ad una sosta nei pressi di un bel pungitopo con bacche rosse sotto tafoni.
- L16 – 6b – spittato – molto lungo, probabilmente il più bello della via. Si parte a sx. Facile muretto verticale, quindi bel diedro di grosse dimensioni che si può prendere dentro, sulla dx con scalata in diedro non banale, oppure a sx sull esterno con difficoltà più contenute.
Quindi bellissimo e lungo diedro fessurato molto estetico. Si inizia con scalata in dulfer, si prosegue con scalata in fessura ad incastro e si finisce con tipica scalata da diedro in opposizione. Tutto nello stesso diedro! Fantastico!
- L17 – 6b – spittato, utile un friend – altro bellissimo tiro. Lungo, continuo e fisico. Tiro verticale, a tratti leggermente strapiombante su ottime prese. Difficoltà in crescendo, passo delicato al raggiungimento della comoda sosta.
- L18 – 6a – spittato – tiro di 5c con passo singolo in 6a. Tiro corto di trasferimento fino ad una comoda sosta su terrazzino vicino ad un evidente e grande larice.
- Da qui in poi scalata meno interessante, per arrivare sulla cima.
- L18 bis – trasferimento – risalire il muretto iniziale di 2 m, quindi attraversare completamente a dx in piano su cengia facile. Portarsi quindi sul versante est attraversando 35-40 m circa, fino a raggiungere un grande masso con un fessurone evidente al di sotto. Da qui andare nei pressi dell albero sulla sx dove è presente la sosta e la partenza del tiro successivo.
- L19 – 6a+ – spittato – partenza in mezzo a piante, poi più bello, con fessurone con tafone a sx.
- L20 – 6b – spittato – tiro poco interessante, sporco e con tanti alberi
- L21 – 5 – pochi spit, utili friend – raggiungere la cima in qualche modo con percorso non obbligato. Poca scalata in mezzo a tanti alberi. Quindi raggiungere finalmente la punta.
Discesa in doppia evidenti. Evitare di saltare le soste. Prima doppia passando in mezzo agli alberi (fare attenzione ad incastri), seconda doppia con possibilità di scendere dritti e saltare una sosta, portandosi alla cengia per il trasferimento a piedi. Dopo aver raggiunto in conserva il grande larice di L18, effettuare tutte le doppie, prestando particolarmente attenzione alla sosta di L16 (scendere a dx faccia a monte per evitare incastro). Dalla sosta di L15 scendere dritti fuori via direttamente sul terrazzino con ginepro alla base del tiro di 7a+.
Dalla sosta di L16 scendere direttamente al canalone sottostante, quindi cercare le soste (non così facili da trovare). Noi ne abbiamo saltata una scendendo dritti.