- Accesso stradale
- Ok
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Quota neve m
- 1500
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Che dire,oggi scelta azzeccata.
Per la salita conviene portarsi all’ arrivo della seggiovia e poi alzarsi ancora un po’ ed attraversare la valanga sul sentiero estivo.
La traccia che porta nel canalone da valanga obbliga a una salita molto scomoda e disagevole.
Attraversata la valanga si può optare per due opzioni seguire la traccia alta sotto le bastionate di dx salendo( forse più veloce ma in ombra e più esposta a pericoli)oppure guadare il torrente appena possibile e da lì seguire le tracce fino alla grangia in cima al fosso,li forse si può puntare al casotto del guardiaparco e scollinare da lì,oppure deviare a dx x tracce e immettersi nel canalone che su neve molto dura porta verso i tralicci del col Larissa.
Guadagnato i pianori soprastanti si apre un bel anfiteatro,puntare verso un rossetto e da lì con ampio semicerchio q sx si aggira la cima del rospo,ora la metà e visibile al fondo del vallone.
Per dossi più o meno ripidi si guadagna il ripido pendio finale e Dalì in breve in vetta. Di buon passo 3 orette abbondanti.
Leggero strato di due dita di fresca su fondo duro rendevano i coltelli molto utili.
Ramponi ad ora non servono.
Discesa superlativa ben sopra le aspettative nei 2/3 superiori della gita fondo portante e farinella sopra,appena qualche irregolarità del fondo.
Poi canalino toboga ben ghiacciato e usciti verso l alpeggio ci si arrangia sulle vecchie discese ormai lisce,e si rientra dagli impianti.
Ottimo panorama fin al Cervino,la rosa dei banchi e tutto il vallone sottostante,discesa remunerativa che vale la fatica,con la neve di oggi 4 stelle sopra e 2.5 sotto ,non male visto l assenza di precipitazioni.
Consigliata se non cambiano le condizioni
Con fabri