- Accesso stradale
- Strada aperta fino alla diga
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 2100
- Equipaggiamento
- Snowboard/Split
Abbiamo approfittato di questa stagione avara di neve per raggiungere in auto il lago di Teleccio cosa che normalmente non è possibile fino a primavera inoltrata.
La solita slavina bordo lago è decisamente ridotta rispetto al solito ma molto inisidiosa in quanto, stamattina, completamente ghiacciata.
All’andata abbiamo preferito aggirala dal basso, mentre al ritorno l’abbiamo affrontata diretta, con non pochi patimenti, ma in entrambi i casi si perde parecchio tempo.
Sentiero che sale pulito occhio solo ai frequenti tratti ghiacciati. Purtroppo siamo stati accompagnati da un vento patagonico fino al Pontese che ci ha costretto a trovare riparo nell’invernale.
Dopo un’ora di attesa siamo ripartiti visto che si era attenuato molto a parte alcune raffiche violente, ma saltuarie.
Neve continua dal rifugio in poi che oggi non ha mollato mai viste le temperature dovute al vento gelido da N-NO.
La meta doveva essere il Blanc Giuir ma vita la tarda ora ed il vento ci siamo fermati al cole dei becchi.
Discesa molto bella, parte alta su farina pressata, poi crosta portante ma godibile fino al piano che abbiamo guadagnato scendendo dal canale diretto che porta al piano delle Muande.
Nei prossimi giorni se trasforma un po’ il firn non dovrebbe mancare.
Oggi in sempre ottima compagnia di Frank.