- Accesso stradale
- si sale comunque ma sarebbe meglio avere un fuoristrada
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Si parte sci ai piedi dalla auto che si lascia a quota 1.980 subito dopo il ponte sul rio Almiane. Meglio salire con un fuoristrada ma procedendo con cautela anche un’auto con un assetto normale e non troppo carica può procedere senza eccessive difficoltà. Buon rigelo notturno e pendii sempre sostenuti che consentono una progressione rapida. I rampant possono essere utili ma si sale anche senza come abbiamo fatto noi. Raggiunta dapprima una delle puntine centrali della Costa del Becco ad una quota di poco superiore a 2.770, seguendo alcuni scialpinisti che ci precedevano e svoltando decisamente sulla sinistra prima di entrare nel vallone di Almiane. Scesi su neve bellissima, ancora un po’ dura in alto e poi via via più morbida e vellutata. Scesi a quota 2.300 abbiamo deciso di ripellare e questa volta ci siamo inoltrati nel vallone per poi puntare direttamente alla cima più alta a quota 2.815 circa. Discesa fantastica su neve primaverile al top. Nel tratto finale, subito prima del ponte, abbiamo attraversato alcune valanghe recenti e di dimensioni rilevanti. Una splendida giornata sia meteorologicamente che per la compagnia e la discesa divertentissima. Buono anche il dislivello complessivo in salita di 1.250 metri. Con Alfonso, Anna, Luca, Ludovica, Vincenzo e Danilo.