- Accesso stradale
- In auto sino al parcheggio a destra dell'inizio della strada sterrata - l'accesso è chiuso - in ogni caso il fondo è completamente ghiacciato, a mio parere non è percorribile nemmeno in fuoristrada
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1600
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
- Traccia GPX
Una volta lasciata la vettura al solito parcheggio antistante l’inizio della strada sterrata, calziamo gli sci per pochi metri risalendo la strada sterrata, completamente ghiacciata, e bordata per non più di 20 cm da neve comunque molto dura. Dopo poco i tratti scoperti su terra alternata a ghiaccio vivo aumentano, perciò ci carichiamo gli sci sullo zaino per proseguire più speditamente. Ricalziamo gli sci a quota 1.770, sul tornante da cui si diparte il sentiero che porta verso la diga: lo percorriamo per un pò e poi deviamo in direzione nord-est nel bosco, salendo in modo deciso fino a raggiungere di nuovo la strada all’incrocio con la Decauville a quota 1.940 m. Da qui proseguiamo nuovamente sulla strada, sempre completamente ghiacciata ma con fondo continuo, fino ad oltrepassare il Rio Almiane, poi cominciamo a salire in direzione nord-est verso la Cresta del Becco. Il manto nevoso è continuo, ma il forte rigelo notturno ha reso la traccia di salita presente molto ghiacciata, perciò risaliamo liberamente i pendii scegliendo le zone con neve meno dura. Una volta raggiunti i pendii più ripidi, ancora completamente in ombra, decidiamo di mettere i coltelli per salire più agevolmente e tribolare di meno. Sui pendii superiori finalmente ci raggiunge il sole, e seguendo le numerose tracce già presenti raggiungiamo l’anticima della cima est della Cresta del Becco quotata 2.765 m. In cima il sole caldo e l’assenza di vento ci inducono a cambiare assetto con tutta calma, godendoci un pò lo splendido panorama sull’alto Vallone di Rochemolles. In discesa ci rendiamo subito conto che la neve è già trasformata solo sulle esposizioni in pieno sud, altrimenti è un continuo alternarsi di neve marmorea irregolare e crosta non portante. Perciò scendiamo obliquando sempre verso nord-ovest, cercando pervicacemente i pendii perfettamente esposti a sud: ne ricaviamo una bella sciata su neve trasformata fino al raggiungimento della strada all’altezza del ponte sul Rio Almiane, peccato che la penuria di neve e le pietre affioranti qua e la costringano ad una sciata un pò guardinga a curve più strette e velocità relativamente moderate. Una volta riguadagnata la strada, la ripercorriamo a ritroso con circospezione, a causa del fondo completamente ghiacciato, sino all’incrocio con la Decauville, per poi scendere nel bosco percorso in salita, su crosta da rigelo portante piuttosto dura. In alcuni tratti affiorano pietre e qualche muretto a secco, perciò bisogna prestare un pò di attenzione, ma si arriva comodamente al tornate a quota 1.770 m. sci ai piedi. Da qui sci in spalla e con comoda discesa a piedi si arriva nuovamente al parcheggio poco sopra Rochemolles
Oggi finalmente ritorno a sciare sulle montagne di casa in compagnia del Confratello Paolo de Bardonneche: circa 700 m di discesa su neve trasformata, bella ed abbastanza regolare, con qualche pietra qua e la. Date le condizioni del periodo, non ci si può lamentare, ma urge davvero che Giove Pluvio getti un occhio benevolo sugli sci-alpinisti del nord-ovest, elargendo copiose nevicate, possibilmente senza che Eolo rovini tanta magnanima generosità.