Percorso impegnativo per la sua lunghezza, per la salita impegnativa con forti dislivelli, nella prima parte, per le lunghe traversate su panoramicissime dorsali con sali scendi, per la ripida discesa della via diretta del Réixa (le ginocchia già sollecitate ne risentono) Questo itinerario inizia nella piazza del parcheggio di Varazze (attenzione che al sabato una parte del parcheggio è utilizzata per il mercato) si prende per Via Piave seguendo il torrente Téiro. Passati sotto il viadotto dell’autostrada, s’imbocca a destra una scalinata, contrassegnata da una Croce Rossa, in corrispondenza di Via Bianca, che sale fra orti e colture abbandonate, quindi si cammina su una stradina stretta fra due muri sino allo spartiacque fra Teiro e Arzocco. Presso la Chiesetta di San Giuseppe (164 m) si segue l’asfalto a destra poi una vecchia mulattiera nel bosco sino alla Cappella del Beato Jacopo (318 m) dedicata a Jacopo da Varagine, frate scrittore e cronista, vescovo di Genova, vissuto nel XIII secolo. Proseguendo in direzione Nord sempre con segnavia Croce Rossa, si percorre una carrareccia tra pini devastati da un incendio fino ad una strada asfaltata, Passo Lecana. (366 m) Si possono notare portati dal vento, molti sacchetti di plastica impigliati nella vegetazione provenienti dalla vicina discarica situata più avanti a destra. Si continua a sinistra passando di fianco ad una presa dell’acquedotto, sempre per una carrareccia disastrata fino al Bric della Forca (471 m) e con una discesa ripida si giunge al Passo del Muraglione (394 m). Si prosegue su asfalto in direzione Ovest verso Le Faie fino all’incrocio per Alpicella, Cappelletta Faie (446 m) e proseguendo sempre verso Le Faie a sinistra si rincontra il sentiero. Il sentiero si innalza tra castagni e roverelle fino alla casa Preisa (570 m) , incrociamo una rotabile sterrata, subito dopo un prato e, risalendo per il bosco, subito dopo un’edicoletta votiva tagliando a destra sul piano giungiamo alla casa Coletta. (612 m) Si svolta a sinistra e si continua a salire per una bella mulattiera costeggiata da una fila di faggi, fino ad una radura dove si costeggia la strada sterrata che da Le Faie porta a Prato Rotondo. A sinistra si può notare il sentiero contrassegnato da una N che in un’ora porta ad Alpicella. Si prosegue per mulattiera su dorsale, tra boschetti di pino, si attraversano alcune zone acquitrinose, (Asperela) si lascia il Monte Cavalli alla nostra sinistra e si entra in un bosco di faggi. Con una ripida salita piegando leggermente a Est si raggiunge la strada asfaltata del M.te Beigua (1287 m). Proseguendo in direzione Est con segnavia dell’alta Via, per strada e per sentieri tra boschetti di faggio si raggiunge dopo due chilometri, Prato Rotondo (1108 m) Da qui inizia una bellissima traversata, varia e poco faticosa, su un’ampia dorsale quasi rettilinea dove nelle giornate limpide i panorami sono vastissimi ma purtroppo a causa della nebbia non si è potuto apprezzarli. D’inverno il percorso può essere reso difficile e pericoloso dalla presenza di neve e ghiaccio. Mi limito quindi a riassumere i passaggi, Versante sud della Cima Frattin – Prato Ferretto (1091 m) – Versante ovest del Bric Resonau – Piano del Bric Damè (1160 m) – Rocca Fontanassa – Passo Notua (1065 m) – Riparo Cima del Pozzo – Cima del Pozzo (1103 m)- Versante nord della Cima Giassetti – Passo Pian di Lerca (1034 m)- Cima Pian di Lerca (Rifugio Argentea, 1091 m)- Passo Crocetta (1068 m) – Versante sud–est della Rocca Vaccaria – Passo Vaccaria.(1115 m) Abbandoniamo a sinistra l’Alta Via per salire sul monte Réixa (1183 m) e incontrare il sentiero per Voltri contrassegnato da un X Rossa. Si scende subito per prati al Passo Saiardo (1085 m), si passa per la Fonte Bullu (990 m), nei pressi dei ruderi della ex Cà du Bullu, il bivio per il Rifugio Gilwell o Saiardo, e continuando per il ripido sentiero, con caratteristico percorso su pietroni, si arriva, in breve, al Passo della Gava (752 m). Con un ultimo “sforzo” si sale per mulattiera, in direzione Est fino ad oltrepassare il Passo Tardia. (860 m) Si continua con una leggera discesa sui pietroni tra le Rocche du Mapertusu per raggiungere il piano erboso del rifugio Ex Dazio (780 m) e passando a Nord del Monte Pennone si continua a scendere tra i pietroni di una vecchia mulattiera, si passa vicino ad una fonte, e tra castagni e pini marittimi si raggiunge l’abitato di Crevari. (152 m) Seguendo le “creuze” e poi la strada asfaltata si arriva a Voltri dove subito in fondo all’ultima scalinata, nelle vicinanze di un baretto, alla fermata ATP ho preso l’autobus delle 15 ,05 he mi ha riportato a Varazze. (il biglietto a bordo costa 3 €)
Nota mia: Il percorso mio, (questo che vedete, raggiunge la stazione FS di Genova Voltri.
Io ho proseguito in treno alla volta di Genova Piazza Principe e da li ho scelto il treno che mi ha portato a casa.
- Cartografia:
- Genova Varazze Ovada - cartna n° 16 IGC