Lasciare la macchina sul piazzale di Margone, e seguire la strada che, abbandonando le case, penetra nel bosco verso il fondo valle – Si supera una barra metallica che blocca la strada nel periodo invernale e proseguire lungo la strada che supera alcune baite diroccate, e con qualche tornante prende quota e arriva a dei ruderi a quota 1720 (in questo tratto porre attenzione ad un colatoio valanghivo) – Ora la strada prosegue con un lungo traverso e si incomincia ad intravvedere il muro della diga – Questo è un tratto in cui è necessario porre la massima attenzione in quanto la strada attraversa un pendio molto ripido ed in caso di nevicate recenti e/o neve instabile non sono rare le piccole valanghe che si staccano dai pendii superiori rendendo il passaggio molto difficoltoso – Superato questo tratto, si arriva alla diga ed alla casa dei guardiani della stessa (guardiani sempre presenti, anche in inverno) – La visione del lago innevato e della conca racchiusa dalle cime innevate è spettacolare – Si prosegue seguendo la stradina di destra che si mantiene alta rispetto al rifugio Vulpot, si costeggia un alpeggio e si risale il canale che porta al colle di Bellacomba, dal colle a destra in breve si raggiunge la cima di Bellecomba – Panorama grandioso sulla conca innevata ed il lago, dove sul fondo troneggia la cima del Rocciamelone
- Cartografia:
- IGC 1:25000 103 Alte Valli di Lanzo