Il percorso di cresta non pone particolari problemi è sempre ben individuabile e segnato b/r mentre in altri tratti occorre un buon livello di orientamento per individuare il corretto percorso su tracce di sentiero. Buono il dislivello e notevole lo sviluppo; 1900m il primo giorno con tempi di 8-9h e 1400m di dislivello il secondo giorno con tempi di 9-10h.
Come vivere due giorni in un ambiente WILDERNESS ? concatenando da Alpette Cima Mares, Monte Soglio, Uja di Corio, Bric Volpat, Cima dell'Angiolino, Monte Vaccarezza, Monte Groass; Colle di Pian Pertus, Uja di Bellavarda, Punta Marsè, Monte la Rossa, Colle diPera Scritta, Piandemma; 10 vette da non perdere sul percorso dell’AVC.
Primo giorno.
Partenza da Balmassa (Alpette) 1345 m e salita alla cima Mares 1654 m per il colle della Bassa, discendendo a san Bernardo di Mares per salire al Soglio 1971 m , proseguendo per un paio di saliscendi sino a risalire la dorsale per la cima dell’Uja di Corio 2142 m (o per la facile ma ripida dorsale, o per il sentiero che passando dall’alpe Uja e la risale da ovest). Ridiscesa l’Uja verso ovest si prosegue per la cresta salendo il Bric Volpat 2018 m per poi perdere quota sino al colle della Croce 1950 m e risalire velocemente all’Angiolino 2168 m; persi un centinaio di metri si sale al vicino monte Vaccarezza 2203 m da dove continuando in cresta (trascurando il sentiero che passa poco sotto) si raggiunge il monte Croass 2155 m per scendere al colle di Pian Pertus 2030 m (dove la dorsale prosegue per la Punta dell’Aggia ma con qualche passaggio critico e su erba olina e ormai in assenza di sentiero). Dal colle si scende decisamente (qui la cartografia di riferimento non è del tutto corretta) in direzione sud percorrendo il “sentiero dei 3 rifugi” e aggirando un grande roccione sino a cambiare direzione (sud ovest) e con un traverso sotto ad una ampia dorsale si raggiunge il Rifugio Salvin 1580 m.
Secondo giorno.
Partenza dal Rifugio Salvin 1580 m si risale in direzione nord il sentiero dei 3 rifugi per raggiungere il lago di Monastero passando dal colle a quota 2000 m. Percorrendo un tratto di sterrato si supera l’alpe Coassolo 2032m e si prosegue sulla sterrata di sx che di li a poco diviene sentiero che passando sotto il pendio della Rossa, raggiunge i pressi del colle della Gavietta dove è preferibile percorrere il sentiero che realizzare un lungo traverso sotto il monte la Marsè sino a raggiungere l’evidente dorsale di salita alla Bellavarda 2345 m (punto estremo della traversata).
Il ritorno avviene per filo di cresta scendo la Bellavarda verso est e risalendo da prima la punta Marsè 2307 m da dove si scende direttamente al colle della Gavietta 2080 m per poi risalire la Rossa (o direttamente) percorrendo il traverso sotto il monte sino a raggiungere l’inizio dello sterrato (siamo sulla direttrice sud del monte) per risalire per le numerose tracce che percorrono l’ampio panettone della Rossa sino alla colma 2319 m. Dalla Rossa si scende all’evidente depressione sul versante nord est che porta successivamente a risalire una costa con quota 2250 m percorsa la quale si scende su tracce ripide al colle della Pera Scritta 2154. Al colle termina il percorso dello spartiacque e si scende verso la valle Orco (dir. Nord) per un vallone da prima ripido su esile sentiero sino a raggiungere una ampio pianoro a pascolo 1950 m (alpe Milone) al cui lato opposto, dove il torrentello scende a valle a sbalzi, si trova il sentiero che a strette svolte scende i diversi sbalzi e pianori che compongono la morfologia del vallone di rientro (occorre una certa attenzione nel seguire il sentiero specie nei pressi delle baite perché non riportate nella cartografia di riferimento) ma in pratica si scende su una linea retta immaginaria sino ad incontrare nel fitto bosco a quota 1150 m il sentiero che proviene da dx dalla bocchetta di Leitosa. Ora il sentiero spiana e la direzione è nord siano a Piandemma 1105 m. (questo tratto di sentiero fino a qualche tempo fa’ era pulito e su mulattiera ora non più!. Ovviamente occorre aver portato un auto qui comunque aver programmato il rientro.
- Cartografia:
- Basse valli di Lanzo n.110 1/25000 ed:IGC