Belle Combe (Aiguille de la) da Saint Rhemy

Belle Combe (Aiguille de la) da Saint Rhemy
La gita
enzo51
4 25/04/2018
Accesso stradale
Si arriva bene a Crevacol impianti senza problemi
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
1500
Equipaggiamento
Scialpinistica

Dovevo recuperarla, e cosi’ e stato, dopo il tentativo a vuoto di due anni fa per maltempo (vedi sotto). Parte bassa un quadro disastroso, con valanghe scese giu’ in gran numero un po da entrambi i fianchi a intasare il fondo del vallone alquanto incassato e stretto in questo primo tratto iniziale. Problematica la ricerca dei passagi migliori a scavcalcare un fondo da valanga dopo l’altro. Parte alta il top invece, con neve allentata il giusto, per una discesa forse la piu’ appagante in assoluto di tutta un intera stagione ( e si..perche’ se continua sto caldo..). Prezzo da pagare piuttosto alto pero’, con partenza in notturna alle 3.30 da Crevacol, per avere la possibilita’ ma anche la certezza di poter trovare la neve ideale (questo alle 10.45 di mattino), anche se limitatamente alla parte alta, diciamo dal Col di Belle Combe fino ancora un buon tratto a valle delle Alpi la Tsa di Merdeux, e poi finire per incanalarmi inevitabilmente nel caotico solco di media valle, tra zolle ormai tutte spappolate per il gran caldo, delle tante valange presenti in questo lungo tratto fin giu’ alle Alpe di Sez, tra guadi e gava e buta, a ostacolare non poco il rientro. Salito dal canale nord est ormai svalangato, con buon rigelo picca e ramponi. La cresta a monte adducente alla vetta circa a meta’ tra colletto e punta in un tratto con rocce affioranti, ha necessitato di un certo impegno causa neve inconsistente e notevole esposizione. Piu’ semplice la cresta nord di discesa ancora tutta in neve, con due tratti tuttavia esposti di pochi metri ciascuno, ma decisamente ripidi. Da sci ripido e nient’affatto corto il tratto sotto il Colle (sottintesi di Belle Combe) cosi guadagnato, anch’esso tutto oramai ben svalangato. Il resto una goduria unica a disegnare curve su curve sulla superficie di un ampio ed esteso manto di velluto bianco.

Nessuno su di qua’ oggi ne animali ancor meno umani, tutti attratti o portati alla ricerca della bella neve in quota.

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