Bernina (Piz) Biancograt

Bernina (Piz) Biancograt
La gita
smarchio
5 10/07/2015

Traversata Bernia per Biancograt – rif. marco e Rosa – Piz Palù – Diavolezza
Partiti a piedi da Pontresina alle 15:00 ca (il calesse costa 20 CHF a persona) ed arriviamo al rifugio Tischerva 2500m in 2h30′ ca., giusto in tempo per la cena. Il rifugio è ottimamente gestito e pulito (63 chf mezza pensione) e ci sono una decina di cordate che effettueranno la Biancograt (dormiamo “larghi”). Al mattino sveglia alle 2:45 e fatta colazione abbondante partiamo alle 3:40. Il sentierino, attrezzato con catene nei punti più esposti, è leggermente differente da quello che ho percorso nel 2007 ma decisamente meno “rischioso” ed atletico. Arrivati alla neve a 2950 m ca., alle 04:50, calziamo i ramponi e progrediamo con calma verso la cresta raggiungendo la Fuorca Prievlusa (colle) alle 06:00 dove togliamo i ramponi ed iniziamo la salita sulla prima parte rocciosa. Roccia asciutta e attrezzata a spit nei punti più esposti consentono una facile progressione in conserva che integriamo con qualche fettuccia (utili 4-5 fettucce + altrettanti moschettoni – non servono friends). Raggiungiamo l’inizio della biancograt (q. 3500 m ca.) alle 07:00 e ramponati, proseguiamo godendoci la esposta, ma abbastanza facile (supertracciata) salita; incontriamo 2-3 metri di ghiaccio coperto da poca neve più o meno a metà percorso, ma lo si supera facilmente con un breve traverso prima a sinistra e poi a destra. Arrivati al termine della cresta nevosa sul Pizzo Bianco (3995 m) alle 08:00. Il panorama è spettacolare e la giornata continua ad essere super. Togliamo nuovamente i ramponi e iniziamo l’ultima parte rocciosa dove affrontiamo le discese dei torrioni in parte disarrampicando ed in parte con brevi (6-8 metri) calate. Alle 10:15 siamo in vetta. Sosta di 1 ora!! godendo la bella giornata ed il panorama a 360°. Alle 11:15 iniziamo la discesa verso il Marco e Rosa, per niente banale, ma decisamente non complessa. Il primo torrione lo superiamo con una disarrampicata (fatta senza ramponi) di circa 10-15 m e poi con una doppia di 30 m (mezzacorda da 60 utile). Subito dopo breve calata di 5-6 m prima della calata finale di 30 m che ci porta sul nevato sopra il rifugio che poco alla volta diminuisce la pendenza. Alle 13:45 siamo al rifugio e ci godiamo il pomeriggio di relax.
Il rifugio lo troviamo meno accogliente di quello svizzero, forse perché molto affollato (almeno 60 alpinisti presenti – molti messi a dormire per terra su materassi di fortuna). Il mattino dopo sveglia alle 04:45, colazione e partenza per il Piz Palù alle 05:45. Facile progressione su ghiacciaio molto tracciato fino al colle (Fuorcla Bellavista) 3688 m che raggiungiamo alle 07:00. Togliamo i ramponi e in conserva affrontiamo la cresta sempre mantenendoci alla sua sommità. Memore della effettuazione del 2007, ho evitato qualunque digressione a più di 1-2 metri dal filo di cresta. Troppo breve tanto è bella la cavalcata; mettiamo i ramponi alle 08:00 per il tratto finale e raggiungiamo la vetta del Piz Palù alle 08:40. Pochi minuti per foto e panorama ed iniziamo la discesa che con una affilata cresta nevosa iniziale si dimostra subito tutt’altro che banale ma non difficile (molto esposta e stretta). Successivi passaggi tra crepacci enormi e spettacolari con ponti di neve e saltino di crepaccio per concludere; ambiente spaziale!!! Arriviamo alla base della traccia/sentiero per Diavolezza alle 10:45. Su terreno accidentato e poi su traccia di sentiero raggiungiamo la funivia alle 11:50.
La traversata è stata resa più semplice dalla presenza di traccia sulla neve e da meteo fresco ed asciutto in assenza di vento (venti deboli). Abbiamo potuto farla senza affanni e quindi l’abbiamo proprio goduta tutta. Spettacolare 4000!!
(sviluppo totale 16,5 km da traccia GPS + 10 km ca. da Pontresina a Tschierva)

Con Claudio compiamo questa mia ripetizione in condizioni veramente ottime e riusciamo a goderci 3 giorni spettacolari.
Ho inserito la traccia GPS dalla Tschiervahutte a Diavolezza che ricalca nel primo tratto il nuovo percorso del sentiero di avvicinamento alla cresta (Biancograt) e segue il tracciato che transita dal Piz Palù

Link copiato