Bernina (Piz) Biancograt

1° giorno. Partiti da Pontresina utilizzando il calesse fino all’Hotel Roseg: 1h di viaggio, probabilmente in 1.5 h di cammino si arriva e si risparmiano i 30 CHF.
Parcheggiato dalla parte opposta rispetto alla “stazione” di partenza del calesse. Dall’Hotel Roseg in circa 2 h si arriva alla Chamanna Tscherva; ben gestita e personale disponibile. Eravamo circa in 40, quasi tutti con destinazione Biancograt (svizzeri, francesi, tedeschi e 4 italiani oltre a noi 4).
Giorno 2. Colazione abbondante. Si può reperire dell’acqua al 1° tratto attrezzato. Giunti dopo 3 h alla Fourcla Prevliousa; percorso segnato da qualche catarinfrangente qua e là. Dalla Fourcla siamo andati un po’ a dx, per poi ritornare velocemente sul filo di cresta, dove spit e cordoni indicano la via giusta. Cresta rocciosa asciutta e divertente; al suo termine, con una doppia ci si porta sul ghiacciaio. Messi i ramponi, abbiamo preferito aggirare su neve il secondo spuntone di roccia, proseguendo così sul pendio, dove soltanto nel tratto finale affiora del ghiaccio. Sosta abbondante e rigenerante sul Pizzo Bianco, con vista sul breve, ma più impegnativo, tratto di cresta al Piz Bernina. La cresta è ben attrezzata, le 2 calate sono brevi e il percorso è evidente. Giunti sul Piz Bernina (no ometto, croce o altri segnali), abbiamo proseguito sulla facile cresta rocciosa fino alla Punta Perrucchetti e di lì scesi fino ad incrociare diverse soste; conviene utilizzare quella più in basso, altrimenti la doppia risulta essere più di 30 mt. Dopo un breve tratto su neve, si giunge all’ultima sosta (lato rifugio) in un canale. In breve si giunge al rifugio Marco e Rosa; personale disponibile e cibo abbondante.
Giorno 3. Partenza dal rifugio, traversata del Palù e arrivo al rifugio Diavolezza.

Molti dei partenti dalla Chamanna li abbiamo incontrati al Marco e Rosa, alcuni hanno proseguito veloci verso il Diavolezza.
Un saluto ai 2 ragazzi bavaresi e ai 2 vicentini con cui abbiamo condiviso questa bella gita e…gli alcolici!